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I puteolani non sono impazziti, né sono incoscienti. La  bassa partecipazione alle prove di evacuazione è dovuta alla loro poca credibilità ormai di certi politici, queste prove sarebbero dovute essere abitudine e automatismo, e invece non è così –ha dichiarato la consigliera indipendente Marì Muscarà -. L’ultima prova fu nel 2019 e anche quella fu ‘parziale’ e senza indicazioni chiare e nette. Dove devo recarmi? Devo muovermi da casa? Ci saranno segnali acustici che indicheranno cosa fare? I punti di raccolta dove sono? Devo prendere l’auto? Certo che poi con le scuole chiuse, adesso la prova è ancor meno efficace. Del resto pensare che due Rsa sono sulla Solfatara, con malati di ‘demenza senile’, immaginate la difficoltà di farli evacuare in sicurezza: tutto ciò è la ciliegina di questa mancanza di pianificazione di programmazione per una emergenza che certo non è una scoperta dell’ultima ora. Tra  i cittadini flegrei primeggia il motto: “Io speriamo che me la cavo”.