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D’estate è il ritrovo abituale in cui si attovagliano i vip di passaggio a Ischia, dal presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, all’ex numero 1 della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo, da Sabrina Ferilli a Lapo Elkann, fino a Roman Abramovich e altri tycoon di ogni nazionalità. Cibo di qualità e una terrazza sul mare dei Maronti fanno del ristorante-lido “Da Nicola alle Fumarole” un’attrazione fatale per vip e meno vip. A presentarsi da ultimi però non sono stati i soliti clienti, ma i carabinieri in compagnia degli uomini dell’Asl Napoli Nord 2 e dell’ufficio tecnico del comune di Barano d’Ischia. E non per mangiare, ma per procedere al sequestro del locale per abusivismo edilizio. Diverse, infatti, le difformità edilizie riscontrate: i militari hanno accertato lavori realizzati diversamente rispetto alla Scia presentata a suo tempo e senza i prescritti titoli abilitativi, e altre opere non autorizzate realizzate in un’area sottoposta a vincoli paesaggistici e sismici. Nel dettaglio, nel corso dei controlli i carabinieri hanno trovato un muro di calcestruzzo di circa 10 metri quadrati e con dei gradini laterali edificato sull’arenile demaniale; una pedana con staccionata di 36 metri quadrati realizzata sulla scogliera di fronte al ristorante senza alcun titolo e muri di contenimento (realizzati con rivestimenti in pietra sulla terrazza solarium) anche questi difformi alle leggi; accertata anche la presenza di un terrazzo pavimentato con calcestruzzo di circa 52 metri quadrati e scoperto, accanto alla cucina in un’area già sequestrata nel 2015 e tuttora sottoposta a sequestro. Infine un cunicolo di 12 metri quadrati in cui era stato sistemata una cella frigorifera. Dopo aver messo i sigilli alla struttura, i militari hanno denunciato per abusivismo edilizio e violazione dei sigilli sei persone, tra loro i titolari dell’attività turistica e quelli dell’impresa che ha eseguito i lavori. “Da Nicola alle Fumarole” è divenuto famoso per i tanti vip e celebrità che lo frequentano ogni estate e che spesso vi arrivano via mare, coi tender da yacht, alla fonda nella baia dei Maronti, la spiaggia più lunga dell’isola coi suoi tre chilometri. Proprio oggi la fotografia scattata da Legambiente con il dossier “Mare Nostrum” ha issato la Campania al primo posto nella classifica del cemento illegale con il maggior numero di abusi edilizi commessi (il 15% su scala nazionale).