“Facciamo seguito all’incontro pubblico convocato dal sig. Sindaco Riccio nei pressi della struttura del PO “Sant’ Alfonso Maria de’ Liguori” del giorno 20 giugno e delle dichiarazioni pubbliche rese nei rispettivi interventi, chiedendo ad entrambi quali siano le iniziative – proposte e/o proteste intraprese e da intraprendersi nel merito della problematica ospedaliera, confermando, ancora una volta, la nostra disponibilità a fornire il contributo e concorso”. Così i consiglieri di opposizione a Sant’Agata de’ Goti, Renato Lombardi, Giannetta Fusco, Nicoletta Vene, Luciano Iannotta e Carmine Valentino, in una lettera indirizzata al sindaco saticulano e al presidente del Consiglio Comunale.
“Attendiamo di conoscere con la urgenza del caso – scrivono – e nel modo che riterrete più opportuno, quali azioni abbiate programmato in merito. “La programmata chiusura del Pronto Soccorso”, così come più volte ribadito dal Sindaco Riccio in varie occasioni, è fatto GRAVE e senza precedenti: la lotta e la battaglia deve essere decisa e convinta, senza fare sconti a nessuno, non possiamo “non avendo più nulla da perdere” restare inermi come ricordato dalla S.V., dobbiamo passare anche a forme estreme di rimostranze, al momento non ancora avvenute.
Chiediamo con URGENZA la convocazione di un Consiglio Comunale monotematico aperto al fine rendere edotti tutti su quanto accaduto e sta accadendo, Consiglio Comunale da rendersi operativo in modo permanente, occupando NOI stessi l’Aula Consiliare in modo stabile, “fisicamente”: la GRAVITA’ di quanto accaduto lo giustificherebbe!
Riteniamo fondamentale che ogni ulteriore iniziativa e/o protesta o proposta vada sempre coordinata e guidata dalla Civica Amministrazione, dal Sindaco in primis nella sua qualità, con tutti a suo fianco: così come anche bisogna stimolare l’attenzione dei media su di un fatto così grave!
Il “silenzio operoso e rispettoso”, istituzionale, come ci avete spesso ricordato in questi anni, non ha dato frutti, anzi: il passaggio successivo lo avete già annunciato Voi, pratichiamolo! Restiamo in attesa di riscontro, permanendo nelle forme di protesta già attivate”.