Fa parte della maggioranza, ma “stare dalla stessa parte, non significa dire sempre che tutto va bene o tacere di incapacità operative”. Non la manda a dire Paolo Pace, consigliere della Rete Per alla municipalità Vomero Arenella. Il suo è uno sfogo, perché quando è troppo è troppo. E a Napoli, i rifiuti sono ancora un nervo scoperto. Così il consigliere denuncia il caso di un’aiuola, divenuta discarica a cielo aperto.
Siamo in via Annella di Massimo, adiacente via Paisiello, nel cuore del Vomero. Sotto gli occhi c’è una distesa di rifiuti. Cartacce, bottiglie, scatoloni. “Anche una colonia di ratti – sottolinea Pace – che ho più volte segnalato“. A due passi c’è l’area mercatale di Antignano. Intorno negozi alimentari, caffetterie, supermercati e bancarelle della frutta. I rischi sanitari, allora, non mancano. L’aiuola è un problema, ma resta irrisolto. Il consigliere posta video e foto sui social, e non si limita a ciò. Spiega di aver avvertito l’assessorato comunale al Verde, “competente” nel caso. Il risultato, però, lo mostrano le immagini. “Non sono più disposto – insorge Pace – a sentirmi dire (nel terzo millennio) che per pulire 30mq di aiuole non vi sia la possibilità per mancanza di uomini e mezzi!”. E insomma, se non s’era capito, ne ha “le scatole piene”.
L’esponente di Per non si tiene più. E qualche peso dallo stomaco se lo toglie. “È dall’inizio di questa Consiliatura – scrive – che per ogni richiesta di intervento bisogna ‘faticare’ non poco per riuscire a fare quello che dovrebbe essere la normalità”. Ossia pulire le aiuole e “mantenere pulito”. Il tutto, “mentre aspettiamo il tanto ‘famoso’ decentramento pure promesso dal Sindaco Manfredi in campagna elettorale”. Ma il suo non vuole essere uno scaricabarile. Infatti chiede scusa ai cittadini. “Però – precisa – sappiate che non è responsabilità della Municipalità 5″. E non ci gira attorno: “Le responsabilità di questo schifo sono di altri che necessariamente dovranno darne conto”. Intanto annuncia una lettera all’Asl, per un rapido intervento. Si spera.