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“Oggi annunciamo la conclusione del piano straordinario di vigilanza contro il fenomeno dei diplomifici. Nessuna tolleranza verso chi non rispetta la legge. Ribadiamo il nostro impegno costante per garantire standard di qualità a tutti gli studenti, che frequentino scuole statali o paritarie”. Così il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara sulla chiusura del piano straordinario di vigilanza promosso dal Mim a novembre scorso. I controlli hanno riguardato 70 scuole paritarie di II grado in Campania, Lazio e Sicilia. Per 47 di queste le direzioni scolastiche regionali hanno già avviato le procedure per la revoca della parità.

Dagli istituti enogastronomici senza cucine ai docenti senza abilitazioni. Sono alcune delle irregolarità riscontrate nei cosiddetti “diplomifici” durante il piano straordinario di vigilanza avviato dal ministero dell’Istruzione e del Merito. Tra quelle “più gravi e significative” che sono emerse dalle ispezioni nelle scuole paritarie il Mim segnala: “personale docente privo di abilitazione e persino del titolo di accesso per l’insegnamento delle discipline; mancanza dei laboratori, dell’azienda agraria nel percorso tecnico agrario, delle cucine e delle derrate alimentari nei percorsi enogastronomici; numero di aule insufficienti per accogliere tutte le classi attivate e/o arredi insufficienti in relazione agli studenti iscritti; ⁠mancato rispetto dei quadri orari delle discipline degli indirizzi di studio e in alcuni casi eliminazione totale di alcune discipline”.

E ancora: “assenza del curricolo di educazione civica; ⁠funzionamento di più classi quinte collaterali con alto tasso di studenti residenti fuori regione (fino al 90%) dei quali non è dichiarato il domicilio vicino alla scuola ai fini di una regolare frequenza scolastica; ⁠difformità delle ore di servizio indicate nei contratti individuali di lavoro rispetto alle prestazioni lavorative risultanti dai documenti di assegnazione alle classi; grave inosservanza delle disposizioni vigenti in materia di esami di idoneità ed esami integrativi; ⁠lacune e incongruenze nella tenuta dei registri cartacei ed elettronici che minano la veridicità di quanto attestato”

A Napoli, in circa un terzo degli istituti paritari, nel passaggio dalla quarta alla quinta superiore, si registra un incremento sospetto da 70 a oltre 200 alunni. A Salerno questi incrementi avvengono nel circa 20% dei casi, a Benevento nel 27%. Perché sì, il primo sospetto che tra gli istituti paritari della secondaria di II grado vi siano possibili diplomifici è rappresentato proprio dalla differenza abnorme tra il numero di studenti interni del quinto anno e quelli del quarto dell’anno precedente, come anche la legge 107/2015 sulla Buona Scuola aveva evidenziato.

Benevento, dove, in base al Portale dati del Ministero, sembra di assistere ad un fenomeno carsico con classi che vanno e vengono, perché, quando in un dato anno non ci sono iscritti, il portale, anziché riportare il valore zero studenti, non riporta per niente la classe. In questo modo nel 2020-21 in quarta sono state registrare soltanto le classi di due istituti che l’anno, in quinta, tuttavia, sono state confermate insieme a quelle di altri nove istituti.

Degli 11 istituti paritari uno solo non ha avuto incremento di iscritti nel passaggio dal 4° al 5° anno. Altri tre istituti (pari al 27% del totale) hanno registrato incrementi inferiori a 50 studenti e altri tre (27%) inferiori a 70. Sette istituti su undici (64%) hanno registrato, dunque, incrementi sostanzialmente fisiologici.