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Il 17 giugno giungerà nell’aula del consiglio comunale di Benevento la delibera per l’approvazione definitiva del progetto per un campo da golf a 18 buche. Si è pensato di migliorare la delibera con due emendamenti, i quali impongono di favorire l’accesso al campo da golf alle fasce più deboli della popolazione in particolar modo ai disabili ed elle persone più povere. Queste osservazioni dimostrano l‘estrema superficialità con cui è gestita la cosa pubblica nel Sannio. Davanti ad enormi difficoltà in cui si trovano molti cittadini di Benevento che fanno fatica ad arrivare a fine mese, facilitare l’accesso alla pratica di uno degli sport più costosi è sicuramente la dimostrazione che si è perso il senso della realtà. Premesso che l’acquisto di una attrezzatura da golf di qualità media si aggira sui 1.300 euro, com’è possibile pensare che i poveri possano essere attratti dal golf, quando si fa fatica a mettere il piatto a tavola. Immaginiamo già le file di persone davanti a palazzo Mosti con l’Isee in mano per dimostrare il proprio stato d’indigenza, che aspettano per ottenere la tariffa agevolata. Ci perdonerete per il paragone, ma questa situazione ha del grottesco. È come Maria Antonietta d’Austria che davanti al popolo francese in rivolta perchè non aveva il pane, rispose: ”Se non hanno più pane che mangino le brioche”.  Siamo sicuri, poi, che i genitori di tanti ragazzi disabili che combattono ogni giorno con le inefficienze della Sanità per vedere riconosciuti i diritti dei diversamente abili, avranno come prima preoccupazione quella di portate i propri figli a giocare a golf, le cui potenzialità riabilitative sono tutte da dimostrare.

A marzo 2024 il Comitato Sannita Abc ha presento le sue osservazioni in merito alla procedura VAS, facendo notare che un campo da golf a 18 buche nel sud Italia d’estate si beve ogni 24 ore la stessa quantità di acqua consumata da un paese di 8.000-9.000 persone. Questi sono i dati riportati dall’ISPRA. Ma non c’è bisogno dell’Ispra, Istituto superiore del Ministero dell’ambiente, per rendersi conto della scarsità d’acqua nel mezzogiorno d’Italia e della diminuzione delle piogge anche nei mesi invernali. Non potendo ignorare questa realtà incontrovertibile, l’ufficio Vas ha risposto che nel corso della procedura in itinere si sarebbero dovuti “integrare gli indicatori di monitoraggio con un ulteriore indicatore atto a monitorare il dato pluviometrico a livello locale”.  Crediamo che non ci sia bisogno del dato pluviometrico per rendersi conto che l’acqua inizia a scarseggiare davvero. Ma, al fine di fornire ulteriori elementi di valutazione abbiamo inviato al Comune di Benevento la relazione del 12 marzo 2024 del Commissario straordinario della siccità (redatta ai sensi del D.L. n. 39/2023) per capire quali sono gli scenari attuali e le proiezioni future in merito alla situazione di “stress idrico” che il sud dell’Italia sta subendo. Ebbene dalla relazione del Commissario straordinario certifica che le piogge sono sempre più scarse e le riserve idriche devono essere utilizzare sempre con maggiore prudenza e non certamente essere destinate all’irrigazione dei campi da golf.

Davanti ai cambiamenti climatici in atto, alla scarsità della risorsa idrica che i processi di privatizzazione in atto nel nostro territorio rendono sempre più preziosa, riteniamo che è da irresponsabili prevedere di costruire un campo da golf a 18 buche nel Sannio. Invitiamo tutti i consiglieri e gli assessori del comune di Benevento a votare contro l’approvazione di questa sconsiderata delibera e magari di prodigarsi per favorire sport più inclusivi e popolari, come l’atletica leggera, che aspetta ancora il completamento del campo Coni, fermo da mesi, che nei decenni scorsi ha favorito la crescita umana e sportiva di tante generazioni di beneventani in una realtà come quella del Rione Libertà.