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Va avanti la trattativa del Governo per l’acqusizione di Industria Italiana autobus da parte del  gruppo Seri.

Si tornano a mobilitare i sindacati: “Su IIA da perte del Governo è stato compiuto un vero e proprio omicidio industriale». Così Giuseppe Morsa, responsabile irpino per la Fiom-Cgil a margine della comunicazione del Mimit che ha autorizzato Invitalia a sottoscrivere l’accordo con il gruppo campano Seri, proprietà Civitillo: “Finite le elezioni, il Governo ha fatto quello che da tempo aveva in mente di fare, ovvero concedere, privatizzare l’unica azienda che produce pullman in Italia per darla a un imprenditore le cui capacità industriali sono tutte da verificare – commenta Morsa – Un governo di irresponsabili, nemico del Sud, che non rispetta le organizzazioni sindacali e non rispetta i lavoratori. Pensare che solo ieri la sottosegretaria Bergamotto aveva fatto credere che tutte le attività sarebbero state svolte in maniera trasparente. Non solo, il fatto inserito nel comunicato del Ministero di ieri secondo cui il gruppo Stirpe non aveva presentato il piano industriale è di dubbia veridicità, non siamo assolutamente convinti che questo sia avvenuto» incalza.

«Non si capisce ancora oggi perché non sia stato preso in considerazione il gruppo Stirpe. O meglio, lo sappiamo, ma vorremmo che ce lo dicesse il Governo. Dopodiché, in maniera ancora più ipocrita, sono scomparsi i patti parasociali dall’accordo, dovrebbero essere scritti, si rimette nel comunicato, ma intanto non c’è alcuna garanzia. Prima cedono le azioni a SERI e poi dovrebbero essere scritti i patti, ma considerate la inaffidabilità sia di SERI che del governo, questa cosa non è detto che avvenga. Inoltre, sono scomparsi di un colpo anche i cinesi (China City Industrial Group ndr). Questa operazione è a tutti gli effetti un omicidio industriale, il sindacato in maniera compatta cercherà di evitarlo il più possibile perché noi siamo gli unici a tenerci veramente all’industria italiana, altro che questo governo di ipocriti».

Interviene anche La Fismic Confsal, con il segretario generale, Roberto Di Maulo, e il segretario territoriale di Avellino, Giuseppe Zaolino: “Dopo l’ennesimo colloquio tra sordi, nel quale il MIMIT non ha voluto dare ascolto alla voce dei lavoratori, delle istituzioni locali e di tutte le Organizzazioni Sindacali, è stata effettuata una forzatura da parte del Governo, che ha autorizzato la vendita dell’unica azienda italiana che produce autobus per il trasporto pubblico ad un gruppo che non ha nessun piano industriale, non ha esperienza nel settore e non fornisce nessuna garanzia occupazionale dato i suoi trascorsi fallimentari.”

“Si chiude un’esperienza che è già costata alla mano pubblica oltre 200 milioni di euro e promette di regalarne circa altri 100 al gruppo Seri. Dato che la gestione era affidata a Invitalia e Leonardo, denunciamo le loro responsabilità a riguardo associate a quella del Ministero che doveva vigilare e, su questo, ci riserviamo di presentare esposti nelle sedi opportune affinché le responsabilità di gestire denaro pubblico vengano accertate. Intanto, però, si consuma l’ennesimo atto di assenza di una politica industriale nel nostro Paese, con un declino che somiglia a quello dell’ILVA, in un settore che prevede molti investimenti del PNRR, per ammodernare il vetusto parco viaggiante nelle nostre strade.”, continuano Di Maulo e Zaolino.

“Come FISMIC CONFSAL promuoveremo tutte le iniziative di lotta unitariamente decise insieme ai lavoratori, e martedì i sottoscritti terranno, presso la sede Fismic Confsal di Avellino in via circumvallazione 108, alle ore 10:30, una conferenza stampa in merito.”, concludono Di Maulo e Zaolino.