Si è avvertito un po’ ovunque, nel mondo della politica sannita, lo ‘sciame sismico’ che ha coinvolto la Rocca dei Rettori. I tre consiglieri provinciali di maggioranza, nonché ‘fedelissimi’ di Mastella, hanno rimesso le deleghe in seno al Presidente della Provincia.
“Le vicende della Provincia riguardanti le deleghe non hanno nessuna attinenza politica”. la precisazione dei consiglieri Capuano, Panunzio e Iannace, anche se in molti stentano a credere che dietro la remissione delle deleghe non possa che esserci una mera questione politica. Un po’ per il tempismo con cui sono giunte le pec, un po’ perché la storia ci ha insegnato che in politica, come nella fisica: ad ogni azione corrisponde una reazione, uguale e contraria.
Qual è la matrice che ha portato i tre consiglieri a compiere quell’azione? E soprattutto quale reazione comporta? Sono questi i due interrogativi che stanno attanagliando l’intero mondo politico sannita, o per meglio dire chi a Mastella sta provando a costruire un’alternativa (Forza Italia e Partito Democratico)
Ma nel frattempo che alle domande ci sia una risposta, lo sciame sismico si starebbe spostando verso Palazzo Mosti. Inevitabile, essendo che due dei tre fanno parte anche della maggioranza mastelliana al Comune di Benevento. Stando agli ultimi rumors interni, il ‘repulisti’ dovrebbe interessare anche la giunta comunale con un rimpasto all’orizzonte.
D’altronde i tre, dopo aver rimesso le deleghe per “motivi non attinenti la politica” hanno lanciato un messaggio forte e chiaro, che fa ancora eco dalle parti del ‘campanile di Faicchio’: “Il nostro leader è uno: Clemente Mastella, punto”. E toccherà a Clemente Mastella sbrogliare la matassa, chissà se tagliando qualche altra testa o promuovendo qualche ‘fedele’ consigliere comunale con il mal di pancia.