Braccialetto elettronico e divieto di avvicinamento alla moglie. È quanto disposto dal tribunale di Vallo della Lucania, nei confronti di un uomo di 36 anni, accusato di minacce e stalking, nei confronti della moglie una 33enne residente ad Agropoli.
I fatti risalgono al 2019 quando, la donna, assistita e difesa dall’avvocato Luigi Gaudiano, chiede ed ottiene la separazione dal marito dal quale aveva avuto due figli, oggi adolescenti. Decisione scaturita da presunti atteggiamenti violenti da parte del marito. Dopo la separazione però, per la 33enne agropolese inizia l’incubo con l’ex marito che avvia nei confronti della donna una vera e propria azione di persecuzione attraverso chiamate whatsapp, messaggi, e finanche tentando di controllarla nella scuola di danza dove la donna si era iscritta. Seguirono poi, le minacce sui socialnetwork da parte dell’uomo nei confronti della ex moglie fino alla decisione del tribunale dei minorenni, a seguito delle numerose denunce della donna, di revocare la potestà genitoriale al marito e al conseguente rinvio a giudizio dell’uomo per i reati di minacce e molestie. Molestie, atti persecutorie e minacce che, nonostante un procedimento penale il corso, non hanno fermato il 36enne a perseguitare l’ex moglie ai corsi di danza, nei centri commerciali, nei ristoranti, sui social, ecc. costringendo la donna ad allertare costantemente i carabinieri e a presentare decine di denunce fino a quando, nelle scorse ore, la Procura della Repubblica presso il tribunale di Vallo della Lucania ha disposto per l’uomo l’applicazione del braccialetto elettronico e il divieto di avvicinamento all’ex moglie.