“Ancora un bel punto segnato a favore della legalità. Gli 11 arresti e i diversi sequestri nei confronti di pericolosi esponenti dell’organizzazione malavitosa operante nel capoluogo partenopeo, confermano ciò che denunciai già 4 anni fa con due interrogazioni parlamentari: c’erano le mani del clan Contini, facente parte del sodalizio ‘Alleanza Secondigliano’, sulla gestione di un ospedale napoletano. È venuto a galla oggi ciò che segnalai nel 2020, ovvero inquietanti retroscena in merito all’ospedale San Giovanni Bosco di Napoli”. Così in una nota il senatore napoletano della Lega Gianluca Cantalamessa, capogruppo in commissione Antimafia a Palazzo Madama e responsabile dipartimento Antimafia del partito. “Gli uomini della camorra controllavano il funzionamento della struttura ospedaliera dalle assunzioni, agli appalti e alle relazioni sindacali – spiega – E mentre rivolgiamo i nostri complimenti ai Carabinieri di Napoli e alla Dda per aver portato a buon fine l’ennesimo colpo contro la criminalità organizzata, il presidente De Luca incassa un’altra brutta figura dopo quella di qualche settimana fa quando insultò don Patriciello. All’epoca il presidente della Regione Campania aveva infatti definito l’iniziativa della commissione di accesso sulle infiltrazioni camorristiche ‘una buffonata politico-propagandistica’, chiedendo addirittura le dimissioni del prefetto. È sempre più evidente che De Luca e la sinistra sono alla frutta”.
Cantalamessa, anni fa denunciai che clan controllava ospedale
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