Lavori pubblici, è boom della spesa in conto capitale dei Comuni in Campania nel 2023 con l’aumento del 62% in soli dodici mesi. Sono 2422 i cantieri aperti lo scorso anno, con un avanzamento dei lavori del Pnrr pari al 25 per cento. E cresce del 19,5% rispetto al 2022 il numero dei bandi di gara per lavori pubblici, anche se l’importo cala dell’11,1%. Per quanto riguarda il mercato immobiliare, sono in calo (-5,8%) le compravendite di unità ad uso abitativo in Campania (41.879 nel 2023 rispetto alle 44.447 dell’anno precedente).
Sono alcuni dei principali dati sul settore delle costruzioni che emergono dal rapporto “Scenari regionali dell’edilizia Campania 2024” realizzato dalla Direzione Affari Economici, Finanza e Centro studi dell’Ance (Associazione nazionale costruttori edili) e presentato oggi da Ance Campania presso la sede dell’Acen dopo l’assemblea annuale che l’associazione regionale dei costruttori ha tenuto in mattinata. Alla presentazione hanno partecipato il presidente di Ance Campania Luigi Della Gatta, l’assessore all’Urbanistica e Pianificazione del territorio della Regione Campania Bruno Discepolo, l’Assessore all’Urbanistica del comune di Giugliano Roberto Gerundo e Giovanna Altieri del Centro studi Ance, che ha illustrato il Rapporto.
Luigi Della Gatta, presidente dei Costruttori di Ance Campania, ha ribadito la necessità di firmare al più presto l’Accordo di Coesione per l’utilizzo dei fondi Fsc in Campania, soprattutto dopo la recente sentenza del Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso della Regione Campania: “Ogni giorno in più che passa – spiega – crea ulteriori danni per le imprese. A perdere sempre e più degli altri sono stati finora i cittadini e le aziende. Non vogliamo entrare nella bagarre politica, ma è indispensabile che l’Accordo sia firmato al più presto”.
Il rapporto “Scenari regionali dell’edilizia Campania 2024” mette in evidenza numerosi dati interessanti, tanto di scenario generale quanto relativi al singolo settore edilizio e relativi in particolare al mercato immobiliare e ai lavori pubblici, con varie tabelle disaggregate anche a livello provinciale. Il 64,2% delle imprese di costruzioni si occupa di lavori specializzati, segue il comparto costruzione di edifici con il 33,4%. Dopo la crisi decennale che ha colpito il settore causando la scomparsa di quasi 5.200 imprese di costruzioni in Campania (-14%), dal 2020 c’è stato il progressivo miglioramento dei livelli produttivi. Nel biennio 2020-21, il numero di imprese è cresciuto dell’8,3%, dinamica che si conferma anche nel biennio 2022-2023.
Il mercato immobiliare residenziale in Campania nel 2023 si è concluso con un numero di compravendite residenziali pari a 41.879, in calo sul 2022 del 5,8%. La dinamica negativa interrompe il trend positivo in atto dal 2015, ad eccezione dell’anno pandemico. La debolezza del mercato immobiliare è attribuibile alla politica monetaria restrittiva attuata dalla BCE, che ha innescato un duplice effetto regressivo colpendo sia la domanda che l’offerta di credito. Nonostante ciò, in Campania la domanda abitativa rimane elevata, con le famiglie sempre più alla ricerca di un’abitazione che coniughi le proprie necessità di spazi adeguati con la vivibilità del quartiere e dei servizi che quest’ultimo è in grado di offrire. Emerge dunque la necessità di una importante riqualificazione degli spazi urbani, con una mobilità integrata che sia non solo sostenibile ma anche efficiente e capillare nella sua articolazione, e l’attuazione di iniziative di rinnovamento socioeconomico, con la riconversione di strutture abbandonate o la realizzazione di centri sportivi o culturali che possano infondere una rinnovata vitalità alle città e ai suoi quartieri.
Nel 2023, il comparto delle opere pubbliche in Campania ha vissuto una fase di crescita trainata dagli interventi del PNRR e dalla chiusura, al 31 dicembre 2023, del ciclo di programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali europei. Considerando i Comuni, responsabili di gran parte della spesa per investimenti locali, si riscontra nel 2023 un aumento del 62,3% rispetto al 2022, dato che conferma una tendenza positiva iniziata nel 2020 (+12%) e proseguita nei due anni successivi. Concentrando l’attenzione sulle componenti della spesa relative ad investimenti infrastrutturali, i risultati evidenziano un +65% rispetto al 2022, con maggiori investimenti per opere pubbliche per 466,9 milioni di euro. In Campania risultano aperti o conclusi cantieri, finanziati in tutto o in parte dal PNRR, per il 25% delle gare pubblicate a partire dal 1° novembre 2021 e fino a marzo 2024.