Ricoveri brevi, ripresa immediata e aumento dell’aspettativa di vita. La Campania si conferma all’avanguardia nella cura delle malattie delle valvole cardiache, patologie in costante aumento in Italia a causa dell’invecchiamento della popolazione. Secondo gli ultimi dati del Registro dell’attività dei centri di emodinamica e cardiologia interventistica italiani della Società Italiana di Cardiologia Interventistica (GISE), il Pineta Grande Hospital di Castel Volturno è presente nella classifica nazionale al quarto posto in Italia per numero di interventi transcatetere mininvasivi sulla valvola aortica, con oltre 300 procedure effettuate nell’ultimo anno. “Il restringimento della valvola aortica, detto stenosi aortica, è una patologia sempre più frequente e interessa 1 persona su 8 al di sopra dei 75 anni di età, circa 68mila persone in Campania – spiega Arturo Giordano, direttore dell’Unità Operativa di Interventistica Cardiovascolare del centro di eccellenza Pineta Grande di Castel Volturno – Determina un ostacolo al flusso di sangue dal cuore verso il resto del corpo. Questa condizione mette il cuore in difficoltà e porta alla comparsa di sintomi come affaticamento, dolore o svenimenti. Purtroppo, specialmente dopo la comparsa dei sintomi, si ha un aumento importante del rischio di morte tanto che a 3 anni dalla diagnosi sopravvive meno del 5% dei pazienti”. Oggi il trattamento più utilizzato per la stenosi aortica è la Tavi, la sostituzione transcatetere della valvola aortica, che consente di intervenire su questa patologia senza apertura del torace ma attraverso una puntura all’inguine e senza anestesia generale. La Campania, si legge nella nota, “è all’avanguardia in questo tipo di trattamento grazie alla Cardiologia Interventistica del Pineta Grande Hospital diretta dal dottor Arturo Giordano che si classifica fra le prime in Italia”. “Per Tavi si intende l’impianto di una valvola aortica biologica attraverso un catetere introdotto generalmente nell’arteria femorale – sottolinea Giordano – Peculiarità della Tavi è la sua mininvasività: il torace non viene aperto, non occorrono né anestesia generale né circolazione extracorporea; la degenza ospedaliera è breve (3-5 giorni) e la dimissione avviene direttamente al domicilio del paziente, senza passare attraverso un centro di riabilitazione. Al nostro centro, per esperienza e per il volume alto di attività, vengono affidati vari studi pilota su nuove protesi aortiche transcatetere e siamo i primi in Italia ad essere stati scelti per il lancio di una nuova valvola aortica di ultima generazione che ci pone all’avanguardia in Italia e ci aiuta ad affrontare casi anche estremamente complessi”.
Pineta Grande Hospital fra le prime cardiologie interventistiche
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