Gennaro Romei ha sorriso poco in questa campagna elettorale, ma non perchè-e chi lo conosce lo sa- il suo spirito non è di quelli solari e allegri, ma perchè in questo lungo mese elettorale ha voluto sempre mantenere un profilo istituzionale e concentrarsi sui temi, piuttosto che sull’apparire.
Lo fa fino all’ultimo, durante il comizio tenuto a Piazzetta Verdi affiancato da tutti i candidati della lista Udc, “fuori dal civismo che cela altri interessi dei partiti, perchè per noi la politica è una cosa seria”.
Con il suo inconfondibile motto “Così, semplicemente”, ha scaldato i suoi sostenitori, ha rivendicato orgoglioso il simbolo Udc, “quello di Ciriaco De Mita, Nicola Mancino, Gerardo Bianco. Qui valori politici tramati da mio nonno a mio padre, e poi a me. Ed eccoci oggi qui a rappresentare ancora la nostra storia, i nostri valori, ma nostra terra”.
E poi l’attacco frontale a Laura Nargi, pur senza nominarla: “Finalmente abbiamo visto il turismo ad Avellino. Quello di certi candidati che sono andati a chiedere il voto rivendicando il nulla degli ultimi anni”-
A dare la carica anche il capolista dell’Udc, Piero Lo Vuolo: “Per me la prima campagna elettorale. A Gennaro non avrei mai detto di no e solo per lui lo avrei fatto.
Gennaro è quella persona che in qualsiasi momento hai bisogno te lo ritrovi, uno di quegli uomini vecchio stampo come piacciono a me perché con lui fin da subito, e parliamo di 13 anni fa, è bastata una stretta di mano e null’altro.
Lo ritengo parte integrante della mia famiglia, quella vera, quella stretta, anzi anche di più.
I suoi modi possono piacere o anche no ma vi assicuro che nella mia esistenza non ho mai trovato una persona più vera di lui”.
Lo Vuolo da commerciante, da ex Presidente dell’Associazione di categoria ricorda che “ai contenitori vanno aggiunti i contenuti, altrimenti il commercio muore, così come sta capitando”.