Ha appena compiuto 18 anni ma sulle spalle sente già il peso della responsabilità, quello di difendere la mamma. Da chi dovrebbe avere il compito di proteggere e dare l’esempio, dal suo papà.
39 anni, già sottoposto al divieto di avvicinamento e allontanato dalla casa familiare. Atti persecutori il reato ipotizzato, la famiglia intera coinvolta.
É pomeriggio quando la vittima, 38enne, entra nella caserma della stazione carabinieri di Pianura per chiedere aiuto.
Nella notte appena trascorsa il marito è tornato a farsi vedere, per minacciarla e insultarla.
Alla tensione ha risposto con lucidità il primo dei 4 figli (l’unico maggiorenne) della coppia che ha avviato lo smartphone, attivato la fotocamera e premuto il tasto di registrazione.
I carabinieri gli avevano suggerito di farlo, di essere pronto nell’eventualità che il padre tornasse e di contattare immediatamente il 112.
Così quelle grida sono state interamente riprese, poi sono state consegnate ai militari.
Le manette sono scattate poco dopo, in stretto coordinamento con la Procura di Napoli e secondo le modalità dell’arresto in differita.
Dovrà rispondere ancora di atti persecutori, violazione del divieto di avvicinamento e dell’allontanamento dalla casa familiare. È ora in carcere, in attesa di giudizio.