Le celebrazioni del 78esimo anniversario della nascita della Repubblica italiana si sono aperte oggi a Roma con l’alzabandiera solenne all’Altare della Patria e l’omaggio al Milite Ignoto, dove è stata deposta una corona d’alloro da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, accompagnato dalle più alte cariche dello Stato.
Presenti a Piazza Venezia, la premier Giorgia Meloni, i presidenti di Senato e Camera, Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, e Il ministro della Difesa Guido Crosetto. Hanno sorvolato piazza Venezia le Frecce Tricolori. Successivamente la tradizionale parata ai Fori Imperiali.
Ai Fori Imperiali Claudio Baglioni ha interpretato l’inno nazionale accompagnato dalla banda interforze della Difesa. Di fronte a lui la tribuna presidenziale dove oltre al presidente Sergio Mattarella, ci sono La Russa e Fontana, la premier Meloni, i ministri e altre cariche dello Stato. Successivamente, sotto una pioggia torrenziale, la banda dei carabinieri ha aperto la tradizionale parata.
La parata coinvolge tutte le componenti dello Stato: personale militare e civile – tra cui 300 sindaci – che saranno poi seguiti da corpi armati e non armati, bandiere e stendardi, bande e fanfare militari.
Quest’anno il tema delle celebrazioni è “In difesa della Repubblica, al servizio del Paese”. ll presidente della Repubblica ha ricevuto, in via di San Gregorio a Roma, la presentazione dei reparti schierati per poi andare in tribuna presidenziale. Gli onori finali saranno poi affidati alla fanfara del quarto reggimento dei carabinieri a cavallo e al reggimento Corazzieri.
“Celebrare i settantotto anni della nascita della Repubblica Italiana richiama i valori della nostra identità e di una Costituzione lungimirante e saggia – scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone in occasione del 2 giugno -, frutto della straordinaria rinascita che prese le mosse dalla lotta di Liberazione. Indipendenza e libertà sono conquiste che vanno difese ogni giorno, in comunione di intenti e con la capacità di cooperare per il bene comune”.
“I Padri della Patria erano consapevoli dei rischi e dei limiti della chiusura negli ambiti nazionali e sognavano una Italia aperta all’Europa, vicina ai popoli che ovunque nel mondo stessero combattendo per le proprie libertà”, il messaggio di Mattarella. “Il nostro contributo – e in esso delle Forze Armate – alla causa della pace e della stabilità internazionali è più che mai prezioso nell’odierna situazione caratterizzata da devastazioni e aggressioni alle popolazioni civili in Europa e in Medio Oriente”, ha aggiunto il presidente Mattarella nel messaggio.
“La Repubblica è grata alle donne e agli uomini delle Forze Armate per i compiti assolti negli impegnativi teatri operativi ove sono chiamati ad operare, nell’ambito delle missioni delle Nazioni Unite, di quelle frutto della solidarietà fra i Paesi dell’Alleanza Atlantica, delle decisioni alle quali abbiamo concorso in sede di Unione Europea. La garanzia della civile convivenza, lo sviluppo e il perseguimento della giustizia internazionale sanno di poter contare sulla cornice di sicurezza offerta dalle Forze Armate. Nel fare memoria di quanti hanno perso la vita a difesa dei valori della nostra comunità rivolgo il mio deferente pensiero ai caduti che hanno contribuito a rendere l’Italia un Paese unito e una nazione libera e democratica. In questo giorno di festa giunga a tutti gli appartenenti alle Forze Armate l’apprezzamento del popolo italiano per il servizio svolto e l’augurio più cordiale”.