Tempo di lettura: 3 minuti

Mario Giuffredi, procuratore di Giovanni Di Lorenzo, è intervenuto a margine della presentazione del trofeo AEG, e tra i vari temi ha parlato della rottura tra il club azzurro e il capitano.

“Di Lorenzo in questi giorni si è riposato e poi è andato in Nazionale – ha dichiarato Giuffredi – Per il resto, voi avete letto dalle mie interviste il mio pensiero, ma quello non è solo il mio pensiero, io non sono un pazzo, prima di parlare mi confronto sempre coi miei assistiti. Non ci spostiamo da una virgola dalle mie dichiarazioni precedenti”.

L’arrivo di Conte: “Non c’entra niente l’aspetto tattico o tecnico o chi sarà il nuovo allenatore. Sono scelte che uno matura indipendentemente dal calcio. Ci sono tante altre dinamiche e situazioni dove un giocatore fa delle riflessioni e decide cosa fare. Io sono contento per Conte, era l’unica medicina giusta ed essere allenati da lui è un onore, ma l’allenatore non c’entra niente con le decisioni di Di Lorenzo. E’ una scelta maturata nel corso dell’annata. I miei rapporti col Napoli sono importanti, di amicizia. E’ vero spesso ho litigato ma le cose poi le ho risistemate. Questa di Di Lorenzo è una cosa a parte, è più un volere del giocatore di aver maturato questa scelta. Personalmente credo che il ciclo di Giovanni a Napoli sia finito. I rapporti rimangono buoni ma io lavoro per esaudire le volontà dei giocatori. Vi faccio una domanda, ma rispondetemi: Di Lorenzo non è mai stato sostituito quest’anno. Come mai a 3′ dalla fine della partita contro il Lecce viene sostituito dopo che il Corriere dello Sport aveva scritto che voleva lasciare Napoli? Vi chiedo: come mai è stata fatta questa sostituzione? Per me l’allenatore si è prestato al gioco di qualcuno. Voi non avete il coraggio di dire le cose. Io non ho le prove, ma vi dico il mio pensiero in modo netto. Secondo me Calzona si è prestato a determinate situazioni, per me non c’è un’altra spiegazione“.

Il rapporto con Manna: “Lo conosco da una vita, è un grande professionista, è molto evoluto, è la persona giusta per il Napoli. Fare il ds è tutta un’altra storia, avrà verifiche da superare, ma ha tutte le qualità per poter far bene al Napoli. La Juve ti porta a conoscere mercati e metodi di lavoro, a Napoli può solo fare cose positive. Il mio rapporto con De Laurentiis è sempre buono, è odio e amore, lui ha i suoi cinque minuti e pure io. Ma questo non vuol dire che se uno vedute diverse, vedi Di Lorenzo, io non abbia un buon rapporto. Io col Napoli ho sempre fatto più di quello che era il mio ruolo. Vorrò sempre bene a De Laurentiis al di là delle litigate. C’è una cosa di fondo: io lavoro per i miei assistiti”.

Il contratto di Di Lorenzo: “Ma i contratti lasciano il tempo che trovano, dovrei dire che Mario Rui ha il contratto che scade tra due anni e il Napoli mi ha chiesto di portarlo via, allora dovrei dire: no, resta qui. Ci sono dinamiche che ti portano altrove. Fare un contratto non vuol dire ergastolo, significa prendere un impegno che può anche andare in direzione diverse. Mai tenere i giocatori controvoglia”. Su Politano: “Inutile parlarne, sta bene qua“. Su Folorunsho?: “Il suo futuro è a Napoli. Il club ci crede tanto. Ci sarà qualche altro mio assistito che giocherà nel Napoli”. Infine su Gaetano: “E’ arrivato a un bivio, o il Napoli ci punta o dovrà essere ceduto”.