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Dopo il nuovo maxi-sequestro da 200 milioni di euro per i fratelli Pellini di Acerra, in seguito alla sentenza della Corte di Cassazione che aveva poi annullato il primo sequestro, è arrivata la nuova richiesta di sequestro dal Procuratore Gratteri e dal coordinatore della DDA Rosa Volpe, non tutto è perduto – ha dichiarato la consigliera regionale indipendente Marì Muscarà -. Stiamo parlando di condannati per disastro ambientale aggravato in quanto avvelenatori delle terre acerrane, lo Stato non poteva dimostrare la sua debolezza in alcun modo, sarebbe stato uno schiaffo in faccia a chi da decenni lotta per una giustizia giusta in una terra, quella Acerrana che ha il numero più elevato di morti per cancro, come ho dichiarato all’ultimo dissequestro. Da anni mi batto al fianco dei cittadini familiari delle ‘vittime’ causate dalle azioni dei Pellini e sono convinta che il Giudice Gratteri stia lavorando bene, perché i risultati si stanno vedendo quotidianamente. Abbiamo poi saputo che il dissequestro era avvenuto per questioni formali burocratiche, in quanto il deposito della sentenza della Corte d’Appello era oltre i termini di legge. Avanti così!” – conclude Muscarà.