La dirigente scolastica denuncia rischi corsi da scolaresche “abbandonate a sé stesse”, bambini senz’acqua e colti da malori per il caldo, un percorso pericoloso per un migliaio di piccoli alunni, tra potature di alberi e scarico merci. E meno male che si parla della Marcia della Pace, organizzata dal Consiglio Junior della Municipalità Vomero Arenella, in collaborazione con l’Unicef. È scontro sull’evento svoltosi il 27 maggio, alla presenza dell’assessore alla sicurezza Antonio De Iesu e della presidente del consiglio comunale Enza Amato. A mettere nero su bianco presunte “gravi inadempienze organizzative” è Ida Francioni, preside della primaria Vanvitelli, uno dei nove istituti del territorio coinvolti.
In una mail alla presidente della Municipalità 5, Clementina Cozzolino, la dirigente lancia una serie di accuse. Tanto per cominciare, sarebbe venuta “completamente a mancare la necessaria vigilanza su strada”. La marcia, partita da Piazza degli Artisti, prevedeva di attraversare via Luca Giordano, Via Scarlatti, Via Cimarosa, per concludersi all’interno della Villa Floridiana. “Pochissime – sostiene Francioni – le unità di Polizia di Stato; Polizia Municipale e Protezione Civile, assolutamente insufficienti (…), ma soprattutto non coordinate tra loro”. Inoltre tutti gli incroci sarebbero “stati lasciati incustoditi”, e il traffico veicolare “è stato fermato solo da insegnanti e passanti”. Ed anche il rientro presso le rispettive scuole sarebbe avvenuto “senza alcuna assistenza”.
Pesanti censure anche alla predisposizione dell’itinerario. Sulla Ztl si sarebbe consentito lo scarico delle merci, “praticamente dentro il corteo dei bambini”. Sarebbe mancata la “dovuta collaborazione” di bar e ristoranti, i quali si sarebbero “rifiutati di spostare anche di soli pochi centimetri arredi, sedie e tabelloni pubblicitari”. E poi ancora, non si sarebbe tenuto conto delle operazioni di potatura, in corso all’altezza dell’incrocio tra via Scarlatti e via Merliani. Tagli ad alberi di alto fusto, proseguiti “indifferenti al passaggio di oltre 1000 bambini”, a rischio di “essere colpiti dai rami segati dall’alto di una gru”. Come pure non si sarebbe prevista, come in passato, la distribuzione di bottiglie d’acqua in Floridiana. “E tanti bambini – scrive la dirigente -, causa l’elevato caldo, si sono sentiti male”. Perciò la preside chiede alla Municipalità una “seria riflessione” sul futuro. Magari di rinunciare all’attuale modello, “che si è dimostrato di non saper/poter gestire in sicurezza”.
Cozzolino però respinge le critiche. “Mi sembra strano che – afferma la presidente contattata da Anteprima24 – una scuola mi chieda di portare bottigline in plastica all’interno della Floridiana, parliamo di 800 ragazzi. Non è un messaggio sostenibile”. Su questo aspetto, spiega, “ho avuto una nota della Direzione musei della Campania, che premiava la scelta della Municipalità di chiedere a docenti e referenti del progetto Unicef, che organizzano la Marcia della pace, di fare in modo che i ragazzi avessero con sé una borraccia, perché all’interno della Floridiana ci sono anche dei beverini di approvvigionamento”. Secondo Cozzolino “così è stato per le altre scuole, probabilmente alla Vanvitelli è sfuggito”. Alla presidente comunque “sfugge che dei ragazzi si siano sentiti male, perché ero lì, sono stata la prima ad arrivare e l’ultima ad andare via”.
Ma Cozzolino non rileva carenze nell’assistenza. “In campo – dice – c’erano volontari della Protezione civile, polizia municipale a vigilare con più auto a disposizione, all’inizio e alla fine del corteo, abbiamo avuto la polizia di Stato, con la dirigente del commissariato presente”. E ironizzando: “Non ho attivato l’esercito, perché non è mai capitato che nella marcia ne venisse richiesta la presenza. Ma se dovesse essere necessario, l’anno prossimo chiederò anche all’esercito di esserci”. Sugli altri rilievi della dirigente scolastica, la presidente fa un discorso di più ampio raggio. “Ogni cosa è perfettibile – premette -, il tema su cui dobbiamo ragionare è quello delle aree pedonali di via Luca Giordano e via Scarlatti, che non sono più pedonali”. Anzitutto il carico e lo scarico delle merci “non va consentito in quell’area, devono restare fuori”. La promessa è di sottoporre il caso all’amministrazione comunale. Poi la questione dehors. “Sono troppo ingombranti – sottolinea Cozzolino – l’assessore Armato è stata informata della situazione, è chiaro che l’area pedonale non è stata concepita così una volta, ma sta diventando piano piano tutt’altro”.
(Foto da Enza Amato/Facebook)