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Laura Nargi, candidata sindaca in continuità con l’amministrazione Festa, strumentalizza i dati dell’ARPAC sulla qualità dell’aria.

Nei giorni scorsi, sui suoi canali social, l’ex vicesindaca Nargi ha pubblicato un post affermando di aver già migliorato la qualità dell’aria della città di Avellino durante i suoi ultimi cinque anni di amministrazione ma non è realmente così.

È vero che non abbiamo superato il limite legislativo dei 35 sforamenti annuali ma, come ci ricorda l’osservatorio meteorologico di Montevergine guidato da Vincenzo Capozzi, negli ultimi due anni Avellino ha avuto la fortuna di non superare i limiti di legge per le questioni meteorologiche particolarmente favorevoli.

Nulla a che fare quindi con gli atti amministrativi e le azioni messe in campo dall’amministrazione Festa-Nargi. Sempre i dati indicati dall’Arpac ci restituiscono una focus sulla qualità dell’aria pessimo. Com’è riportato dal report Mal’Aria2024 di Legambiente, redatto sulla scorta dei dati Arpac ufficiali, la media giornaliera di Pm10 e di Pm2,5 è al di sopra del limite consigliato dall’OMS per la tutela della salute pubblica.

Stando a quanto dichiara l’Organizzazione mondiale della Sanità infatti, per tutelare gli Avellinesi, la nostra città deve ridurre del 31% la concentrazione di PM10 e del 41% quello del PM2,5. Quindi, anche se, non viene raggiunto il limite consentito dalla legge, la cittadinanza continua a respirare l’aria inquinata con terribili conseguenze per la salute pubblica come era nel 2021, tra l’altro, è rimasto un dato stabile nel 2023. I valori medi annuali (µg/mc) nel 2021 PM10 30, PM 2.5 16 nel 2023 PM10 29, PM 2.5 17

Chi si candida alla carica di primo cittadino, e quindi come primo responsabile della tutela della salute pubblica, non può far finta di non vedere divulgando falsità e deresponsabilizzandosi da ciò che in questi cinque anni non ha fatto con ordinanze inapplicate e impossibili da verificare e pure delibere di Consiglio Comunale che avrebbero dovuto segnare un cambio di passo ma sono rimaste lettera morta.

La nuova amministrazione comunale targata Gengaro metterà subito in campo le misure necessarie per ridurre le emissioni delle polveri sottili, partendo dall’approvazione del regolamento sulle caldaie e da un piano di raccolta degli sfalci delle potature, proposte fatte da Legambiente Avellino nel documento Traccia e sottoscritte come primo firmatario.