“La Giunta regionale spalanca ai privati (e quindi in futuro alle multinazionali) le porte della Campania. Stiamo parlando della Regione più ricca di risorse idriche del Mezzogiorno, così riusciranno a completare l’operazione di privatizzazione dell’acqua, voluta dal governo Monti nel 2012“. Così la consigliera indipendente Maria Muscarà. “Non dimentichiamo – spiega – che l’ultimo atto di privatizzazione fu compiuto nel 2019 dal Movimento 5 Stelle con l’approvazione dell’art. 24 del decreto Crescita, in cui trasformò l’Eipli da ente pubblico in società per azioni, nonostante una delle stelle del Movimento fosse proprio l’acqua pubblica. Il Movimento si difese, in maniera cialtronesca, dicendo che c’era una norma che impediva l’ingresso dei privati, ma come poteva una Spa dichiararsi pubblica e chiudersi ai privati? Oggi abbiamo avuto la dimostrazione che i finti grillini mentivano. Ora è ufficiale, il passaggio dell’acqua dal punto di prelievo ai serbatoi, prima dell’immissione nella rete di distribuzione sarà gestito dai privati”. “Con la delibera di giunta (n. 312 del 31/05/2023) – prosegue – la Regione ha previsto di creare una società mista pubblico/privata, per la gestione del Gra. Tutto ciò porterà grandi profitti ai privati sulla vendita all’ingrosso dell’acqua. Nel 2015 quando facevo parte del Movimento 5 Stelle – ormai senza stelle – addirittura occupammo il Consiglio regionale per evitare tutto questo. Purtroppo, oggi ho avuto la conferma che non mi sbagliavo e ‘confermo’ la mia scelta di navigare lontano dalle loro menzogne”. “Insomma, tutti a difendere l’acqua pubblica ma poi quando i partiti governano e votano, vale “‘a legge dei 30 denari’ – conclude Muscarà -. Poi non dimentichiamo che nel 2022, con il Ddl Concorrenza, approvato anche dai 5 Stelle, si tolse la possibilità ai comuni che si trovavano in difficoltà, di gestire la propria acqua, altro passaggio inquietante. Sembra un paradosso che i partiti che hanno venduto l’acqua pubblica dedichino il maggio dei monumenti proprio al bene più prezioso che abbiamo”.
Muscarà, sull’acqua la Regione spalanca le porte ai privati
Tempo di lettura: 2 minuti