Mister Auteri, rispetto all’undici che sabato aveva battuto la Triestina, ha operato un solo cambio gettando nella mischia Talia al posto di Agazzi. Ottima la prova dell’ex Potenza, non solo per il gol, così come in difesa si è visto un monumentale Capellini. Senza acuti, ma comunque positiva, la prestazione di Ciciretti e Perlingieri. Troppo egoista Lanini.
PALEARI voto 6,5 – Trascorre una serata tutto sommato tranquilla e nel recupero è ancora reattivo per respingere il colpo di testa di Diakitè da distanza ravvicinata. Mette i brividi a tutto il “Vigorito” nella ripresa quando la palla gli sfugge dalle mani e per poco non finisce alle sue spalle.
BERRA voto 7 – Una certezza. Corre, lotta e spinge quando può senza concedere un centimetro agli avversari. Anche nei playoff sta confermando di essere uno dei migliori acquisti di questa stagione.
CAPELLINI voto 7,5 – Monumentale. Di testa, di piede o con qualsiasi parte del corpo, dalle sue parti non si passa mai. Esce anche palla al piede denotando una notevole crescita e sicurezza. Il migliore del pacchetto arretrato.
VISCARDI voto 6,5 – Gli attaccanti della Torres sono dei cattivi clienti, ma il giovane difensore giallorosso non si scompone un attimo regalando una prova di grinta e sostanza.
IMPROTA voto 6 – Sbaglia qualcosa di troppo in situazioni potenzialmente pericolose in attacco per la Strega. Falcidiato dai falli, molti dei quali non sanzionati da un direttore di gara apparso non all’altezza di un match così importante.
TALIA voto 7,5 – Mette il turbo al 22′ quando vede un varco e poi esplode un missile che fa secco l’incolpevole Zaccagno. Ma la sua gara è anche tanto altro. Esce stremato con la standing ovation del Ciro Vigorito (dal 36’st Agazzi sv).
NARDI voto 6,5 – Si accende ad intermittenza, anche a causa dei pochi spazi in mezzo al campo. Esce alla distanza quando la Torres gli concede qualche metro in più. Una garanzia.
SIMONETTI voto 6 – Finisce la gara nei tre d’attacco dopo aver percorso la corsia sinistra macinando chilometri. Presidia l’out mancino con la solita attenzione concedendo poco o nulla agli avversari.
CICIRETTI voto 6,5 – Questa volta non riesce ad estrarre il coniglio dal cilindro come contro la Triestina, ma quando la palla transita dai suoi piede regala sempre la sensazione di creare un pericolo ai sardi. Positivo (dal 28’st CARFORA voto 5 – Venti minuti senza incidere più di tanto perché va perennemente in affanno quando i difensori della Torres fanno valere la loro fisicità).
PERLINGIERI voto 6,5 – Prezioso soprattutto nel fungere da pivot consentendo alla squadra di salire e guadagnare campo. Un paio di sue aperture avrebbero meritato miglior sorte. Cala alla distanza anche per le scorie del match contro la Triestina di sabato (dal 28′ st CIANO voto 5 – Poco o nulla da segnalare per l’attaccante giallorosso nei venti minuti concessi da mister Auteri. Cerca spesso in attacco una boa che non c’è e non riesce mai a trovare il tempo giusto per fare valere la sua tecnica).
LANINI voto 5,5 – La sua gara è un continuo cercare un acuto che non arriva. Suo l’assist a Ciciretti per il 2-0, tutto vanificato da un off side. Nella ripresa mette in mostra un paio di accelerazioni interessanti ma si intestardisce troppo non servendo i suoi compagni liberi a ridosso dell’area (20’st MECCARIELLO voto 6 – Si piazza al centro della difesa proteggendo Paleari con le buone o all’occorrenza anche con le cattive. Una pedina preziosa ritornata a disposizione di Auteri. Chissà quale sarebbe stato l’epilogo della regular season con un Meccariello in più nel motore per tutta la stagione).
AUTERI voto 6 – Mezzo voto in meno per i cambi incomprensibili che, di fatto, mettono la parola fine alle velleità di raddoppio della Strega con largo anticipo. Gli ingressi di Ciano e Carfora non si rivelano adatti ad un momento della gara dove, forse, la fisicità di Ferrante e la voglia di riscatto di Starita avrebbero potuto incidere sul destino della sfida. Ma il suo è un Benevento sul pezzo che manda al tappeto una squadra come la Torres capace di conquistare 75 punti nella regular season. In Sardegna il margine di errore sarà bassissimo, ma guai solo a pensare di difendere lo 0-0.