Tempo di lettura: 2 minuti

Il Garante Regionale  delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale Samuele Ciambriello e il Presidente della Fondazione Pol.i.s della Regione Campania nonché Garante dei diritti delle persone private della libertà personale del comune di Napoli Don Tonino Palmese, con il Segretario generale Enrico Tedesco e la Responsabile dell’area vittime e facilitatrice interna del progetto Tiziana Apicella, hanno incontrato l’equipe interna dell’IPM di Airola, guidata dalla Direttrice Eleonora Cinque, e i ragazzi dall’Istituto, per il primo degli incontri intramurari previsti per il Progetto: “Progettare un agire responsabile per il futuro: servizi e comunità a favore delle vittime di reato e percorsi di giustizia”.

Il progetto, in attuazione della Direttiva europea 2012/29/UE, per invito del Ministero della Giustizia e su mandato della Regione Campania vede la Fondazione Polis soggetto attuatore.

All’uscita del carcere minorile di Airola, don Tonino Palmese ha dichiarato: “Gli appuntamenti intramurari ed extra-murari, guidati dall’equipe interna dell’Istituto e dell’equipe multidisciplinare della Fondazione Polis, sono finalizzati all’incontro tra i ragazzi dell’Istituto e le vittime di reato per percorsi di giustizia riparativa, per facilitare movimenti di trasformazione delle biografie personali attraverso processi di consapevolizzazione dell’offesa e del dolore arrecato”.

Nel carcere minorile di Airola erano presenti 32 giovani ristretti.

Per Samuele Ciambriello, Garante campano delle persone private della libertà personale: “I giovani adolescenti devono recuperare il valore della responsabilità dei propri gesti, spesso il vuoto esistenziale che hanno vissuto non li ha portati ad avere consapevolezza del reato commesso. Giustizia riparativa per ricucire e rigenerarsi, ma anche le famiglie e le istituzioni hanno un concorso di colpa per i reati che hanno commesso”.