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“E’ un altro impegno realizzato, stiamo rivoluzionando la città”. E’ il commento del sindaco Clemente Mastella per la riapertura del Teatro De Simone con sala da tè e caffetteria autonoma. Il primo cittadino ha sottolineato il rilievo che assume per la Città la riconsegna di questa prestigiosa struttura, a seguito del finanziamento nell’ambito del progetto Pics.  L’intervento infatti è parte di una strategia complessiva finalizzata alla valorizzazione degli edifici di valenza storico architettonica ubicati nell’area centrale di Benevento, al fine di implementare attività civiche e sociali in grado di armonizzarsi con le istituzioni culturali, di studio e di ricerca. Questa mattina al taglio del nastro erano presenti anche il Prefetto Carlo Torlontano, il vice sindaco con delega ai Pics Francesco De Pierro e il presidente della Fondazione Città Spettacolo, Oberdan Picucci. 

Il Tetro, benedetto stamane dal vicario dell’Arcidiocesi don Franco Iampietro, si appresta ad ospitare un primo importante convegno medico con gli oculisti e già nel pomeriggio numerose attività con artisti locali.
La struttura presto cambierà nome, come ha annunciato il primo cittadino: “De Simone è il nome del Palazzo, non il Teatro. Il Teatro è del Collegio La Salle. Vedremo come fare”. Mastella ha poi aggiunto: “A questo teatro sono molto legato. Ho studiato qui. Vederlo nuovamente funzionate e fruibile è splendido. I beneventani e non solo potranno godere di questa struttura attraverso una serie di attività che la fondazione di Città Spettacolo  organizzerà”. Il vice sindaco De Pierro, orgoglioso della nuova inaugurazione, ha sottolineato: “Stiamo riaprendo i teatri della città. Dopo il Comunale e il San Nicola, oggi il De Simone. Un gioiello assoluto, totalmente riqualificato. La caffetteria è di una bellezza  assoluta e ora dobbiamo sforzarci affinché questo teatro torni ad illuminarsi dal punto di vista politico, sociale, amministrativo e culturale. Nei giardini De Simone ci siamo cresciuti un pò tutti. Numerose generazioni di ragazzi hanno frequentato questi spazi che tornano a risplendere con prato inglese e con essenze arboree. Un altro pezzo di storia che riconsegniamo alla la nostra città”.