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I lavoratori della Prima Components di Gricignano d’Aversa, azienda dell’indotto Stellantis, manifesteranno domani 17 maggio (ore 10) davanti allo stabilimento Stellantis di Pomigliano D’Arco con gli abiti da lavoro; lo faranno per protestare contro quella che ritengono una violazione degli accordi firmati alla Regione Campania dall’allora Fca e i sindacati circa i volumi produttivi che la multinazionale dell’auto si era impegnata a mantenere a Gricignano, e che invece non avrebbe mantenuto. “Nell’incontro del 2 Maggio presso lo stabilimento Prima Components di Gricignano d’Aversa – fanno sapere i sindacati – la direzione nazionale del gruppo e di stabilimento si è incontrata con la rappresentanza sindacale aziendale (Rsa) e le segreterie FIM, FIOM e UILM Caserta. Ai sindacati è stato spiegato che il pesante calo produttivo legato dagli ordini di Stellantis vissuto da gennaio, non terminerà a breve. I volumi produttivi prospettati da un accordo col fornitore Stellantis, sono disattesi e in prospettiva futura la situazione rischia di peggiorare. Stellantis – prosegue la nota – da anni sta dismettendo sempre più la propria produzione in Italia, senza un piano industriale che saturi tutti i dipendenti. Le ricadute sugli indotti sono molto peggiori, da anni in cassa integrazione nelle migliori ipotesi e con chiusure di stabilimenti nelle peggiori”. La Prima Components nacque nel 2017. Si trattò di una esternalizzazione e poi di un passaggio di ramo d’azienda dalla allora PCMA (ex-Ergom) Magneti Marelli al gruppo Prima Sole; in quella circostanza 250 lavoratori FCA furono spostati nel nuovo stabilimento di Gricignano del gruppo Prima Sole, che li riceveva in cambio di lavorazioni delle plastiche di Giulia e Stelvio. “Fin da subito i volumi forniti da FCA non sono mai stati sufficienti – spiega il delegato sindacale aziendale della Fiom-Cgil Vincenzo Chianese – e l’azienda ha puntato sulla multicommittenza portando lavorazioni di Jeep Compass, Renegade, 500 elettrica, Maserati, Tonale, Grecale. Dopo alcuni anni di piena saturazione, da fine anno il calo di volumi Stellantis ha provocato almeno 8 giorni di fermo per cassa integrazione al mese. Ora è necessario porre una questione nazionale per tutto l’indotto Stellantis, perché se anche si arrivasse all’assegnazione di lavorazioni future di Stellantis quali veicoli di Melfi o Cassino, ciò darebbe respiro allo stabilimento di Gricignano ma sarebbe comunque una cosa limitata nel tempo”.