Si è svolto questa mattina presso l’Auditorium dell’Istituto De La Salle di Benevento, un incontro pubblico dal titolo “Violenza di genere, parliamone a scuola” nel corso del quale sono stati resi noti i risultati di un questionario somministrato a quasi 2000 studenti del Sannio nell’ambito dei laboratori che si sono svolti nei singoli istituti scolastici. Questo percorso formativo di “Alta formazione sulla violenza domestica, di genere e contro le vittime vulnerabili” è stato promosso dalla Procura della Repubblica di Benevento e dagli enti del Tavolo “interistituzionale per la tutela delle vittime vulnerabili e di violenza di genere” in collaborazione con il progetto “Luana. Prevenzione della violenza e Empowerment” – coordinato dalla Coop EVA e sostenuto da Fondazione con il Sud. A prendere parte a questo progetto sono state le scuole: Liceo Statale G. Guacci di Benevento, ITI Lucarelli di Benevento, Liceo Classico De La Salle di Benevento, Istituto di istruzione superiore “Fragola” Faicchio-Castelvenere, IIS Alfonso Maria de Liguori di Sant’Agata dei Goti, IIS Medi-Livatino di San Bartolomeo in Galdo e San Marco dei Cavoti e La Tecnica per un totale di 1920 studenti coinvolti. A moderare i lavori è stata la prof.ssa e giornalista Marisa Del Monaco che ha sottolineato: “L’incontro – ha detto – è solo uno step sulla violenza di genere che ha coinvolto diversi esperti del settore per affrontare questo problema che sta assumendo dei connotati preoccupanti. I protagonisti sono i ragazzi”. La parola, poi, è passata a don Donato D’Agostino, gestore dell’Istituto De La Salle: “E’ un giorno davvero importante – ha spiegato – dove i ragazzi sono i veri protagonisti. Ringrazio il procuratore di Benevento Aldo Policastro per aver scelto la nostra struttura per trattare un tema così importante. Questo corso di alta formazione promosso dalla Procura ha fatto registrare numeri importanti e deve proseguire ancora allargando i propri confini. È un cammino di responsabilizzazione dei ragazzi e una grande sfida”. Il Procuratore di Benevento, Aldo Policastro, da sempre molto attento a tali tematiche poi ha spiegato gli obiettivi di questa iniziativa: “Non sarebbe stato possibile – ha affermato – portarla avanti senza una squadra che ha lavorato insieme. L’idea di collegare il corso di alta formazione per gli operatori del settore come magistrati, avvocati e docenti ai laboratori nelle scuole è nato da una esigenza, vale a dire capire come i giovani intendono e cosa pensano in relazione alla violenza domestica, di genere e contro le vittime vulnerabili. Io sono molto contento della risposta degli istituti: i ragazzi hanno partecipato con grande passione. Ho visto nei vostri occhi una serietà e profondità che mi ha colpito. L’importante è stato fare discutere sia quando le domande sono stare compilate e sia quando sono state analizzate. Nel momento in cui si risponde già abbiamo raggiunto il nostro obiettivo di interrogare la propria conoscenza e coscienza. Abbiamo avuto un quadro di quello che gli studenti beneventani pensano di tali tematiche ed è un punto di partenza per proseguire il dibattito”. Numerosi, poi, i quesiti posti dagli studenti e dai docenti che hanno evidenziato un notevole interesse della platea e di tutte le scuole collegate anche da remoto.
All’incontro hanno preso parte anche Lella Palladino, sociologa tra le più apprezzate a livello nazionale, coop EVA e vice presidente della Fondazione “Una, nessuna, centomila”, Carmen Festa, referente Spazio ascolto della Procura di Benevento e Claudio Coluzzi, caporedattore Il Mattino di Benevento. Quest’ultimo ha proposto di introdurre nelle scuole una forma di educazione al web in modo da consentire ai ragazzi di conoscere nel dettaglio le conseguenze dei loro comportamenti sui social e nelle chat, in modo da avere gli elementi per difendersi dai pericoli della rete.