Nella città metropolitana di Napoli è boom di minori denunciati e arrestati per rapina e violenza sessuale. Cala però “in modo significativo” quello relativo a lesioni, minacce e furti, mentre sono pochi i casi di estorsione. In generale, nell’ultimo biennio è in diminuzione il trend di minori denunciati e arrestati. Il quadro emerge dal Report “Criminalità minorile e gang giovanili”, realizzato dal Servizio Analisi Criminale della Criminalpol. Lo studio è stato presentato oggi a Roma.
Napoli è ovviamente tra le 73 province italiane dove, tra 2022 e 2023, si sono registrate attività violente o devianti di baby gang. Lo stesso vale per le altre province della Campania, Benevento esclusa. A livello nazionale, “nel biennio analizzato – si legge nel report -, non vi è la percezione da parte delle Questure e dei Comandi Provinciali dell’Arma dei Carabinieri che la presenza di gang giovanili sia aumentata negli ultimi cinque anni”. Napoli è tuttavia tra le aree metropolitane in cui, in questo periodo, sono rilevati “incrementi significativi” di minori denunciati e/o arrestati per rapina (25,68%). All’opposto, si evidenziano “decrementi significativi” quanto al reato di furto (-37,09%). Inoltre continuano “ad attestarsi su poche unità” denunce e arresti per estorsione. Un allarme riguarda invece le violenze sessuali: quasi raddoppiano nel 2023 (19), rispetto al 2022 (11).
E ancora, tra 2022 e 2023, c’è una sensibile contrazione di denunce e arresti per lesioni dolose (-35,48%) e minaccia (-64,58%). Trend in decrescita anche per il reato di danneggiamento, dopo un picco positivo nel 2015. Guardando all’ultimo decennio, è comunque in discesa il numero di procedimenti a carico di minori. In controtendenza soltanto il biennio 2015-2016, con “due picchi positivi”. La tendenza al ribasso è confermata “dal decremento del -15,33% tra il 2022 ed il 2023”. Peraltro, il numero di segnalazioni su minori italiani “è sempre superiore” a quello dei minori stranieri.