Si terrà nel primo pomeriggio di domani, nello stabilimento Stellantis di Pratola Serra, in provincia di Avellino, la perizia sul macchinario sul quale lo scorso 22 febbraio è deceduto l’operaio 52enne Domenico Fatigati.
Ad occuparsi dell’accertamento, che inizierà alle 15, sarà l’ingegnere Giuseppe Coccia, consulente tecnico nominato dalla pm Lorenza Recano, sostituto procuratore di Avellino.
Prevista anche la presenza dei consulenti e degli avvocati nominati dai responsabili dell’azienda e il consulente tecnico della famiglia della vittima, originaria di Acerra, che lavorava per una ditta esterna di Foggia.
La perizia è stata disposta per accertare se l’incidente mortale è stato determinato dalla disattenzione e dall’imprudenza dell’operaio o se le responsabilità derivano da problemi riconducibili a difetti del macchinario, alla mancanza dei presidi di sorveglianza stabiliti per legge o dalla mancanza di formazione.
“Domani, – fa sapere Luigi Ferrandino, avvocato della famiglia della vittima – insieme con il nostro consulente saremo presenti ai rilievi programmati sul macchinario della Stellantis che tolse la vita al povero Domenico. Aziende così moderne – ha aggiunto Ferrandino – dovrebbero avere macchinari con sistemi di protezione tali da rendere impossibile incidenti anche se manovrati da un bambino. A mio giudizio la responsabilità della Stellantis non è in discussione, ma saremo presenti per comprendere ogni minimo dettaglio della terribile vicenda per sostenere la tesi delle parti offese che al processo si costituiranno tra le parti civili”, ha concluso l’avvocato della famiglia Fatigati”.