Più dolori che gioie. Lo dicono i numeri perché quello tra i play off è il Benevento è un feeling mai sbocciato, al netto di exploit importanti che hanno regalato alla Strega soddisfazioni a volte inaspettate negli spareggi. La prima esperienza risale alla stagione 1994-95, quando nell’anno dell’introduzione in serie C2 dei play off il Benevento fu costretto a cedere il passo al Savoia (2-0; 3-3). Epilogo simile anche nel 1996-97 quando nella finale di Avellino contro la Turris furono i corallini ad imporsi a sorpresa (2-0). Stessa sorte per la Strega anche l’anno successo (serie C2) a Lecce contro il Crotone quando i pitagorici rimontarono nella ripresa (1-2) il vantaggio iniziale dei sanniti di Petitto. Il, tabù, finalmente, è stato sfatato nel 1998-99 quando, sempre al Via del Mare, il Benevento allenato da mister Dellisanti fece una vera e propria impresa in finale superando la corazzata Messina (2-1), con un gol di Compagno nei tempi supplementari, rete realizzata di destro da un calciatore che era solo mancino. Approdata in serie C1, la truppa giallorossa è scesa in campo negli spareggi per la serie Cadetta la prima volta nel 2003/04 venendo eliminata in semifinale dal Crotone (1-0; 1-3), con la gara di ritorno che scatenò enormi polemiche per l’arbitraggio molto discutibile del signor Pantana di Macerata, un nome mai dimenticato dai tifosi giallorossi. Dopo essere fallito ripartendo dalla C2 con il lodo Petrucci, il Benevento ha subito centrato i play off (2005-06), ma anche in quella occasione nessuna gioia per la Strega, eliminata (0-0; 0-2) dal Sansovino. L’anno successivo la famiglia Vigorito allestì una squadra fortissima per la categoria, ma in C1 volò il Sorrento dalla porta principale mentre i sanniti furono beffati dal Potenza in finale. La delusione più grande per il Benevento, però, non era ancora arrivata e si materializzò nel 2008-09 in serie C1: nella finale dei play off contro il Crotone, all’andata finì 1-1 (pareggio di Clemente) e al ritorno il Santa Colomba fu una bolgia pronta ad esplodere, ma Calil punì i giallorossi, che poi fallirono una quantità industriale di occasioni in una gara a dir poco sfortunata. Andò male anche nel 2009-10, sempre in C1, quando fu il Varese ad eliminare in semifinale il Benevento. Stessa sorte anche nel 2010-11 quando a sbarrare le porte della B fu la Juve Stabia in semifinale. Epilogo analogo, poi, anche nella stagione 2013-14: giallorossi out in semifinale con il Lecce così come nel 2014-15 quando la Strega chiuse al secondo posto dietro la Salernitana, ma nel primo turno fu il Como a sbancare il Vigorito (1-2) con una doppietta di Ganz dopo la rete giallorossa di Mazzeo. All’appello, poi, manca il capolavoro di mister Baroni, che ha condotto i sanniti in serie B tramite i play off (2016-17) dopo aver chiuso la stagione al quinto posto e partendo negli spareggi assolutamente non da favorito.
FUTURO – La storia dei playoff di Lega Pro che inizieranno domani con il primo turno dei gironi è tutta da scrivere per il Benevento (esordio il 14 maggio), ma un dato appare certo: la Strega ha vinto gli spareggi quando è scesa in campo con la testa sgombra da pressioni e osando. Ne è l’esempio il playoff in C2 chiuso con il trionfo sul Messina a Lecce, quando erano in pochi a crederci dopo due finali consecutive perse. Discorso analogo per la cavalcata in serie B con mister Baroni, poi chiusa con l’atto conclusivo al Vigorito contro il Carpi che ha sancito il primo storico approdo in serie A della Strega. Guai, invece, a ritenersi favoriti in virtù di quanto fatto nella regular season o per il blasone, ma mister Auteri ha le spalle troppo larghe per non mettere in guardia la squadra da questo pericolo.