“Il violento scontro avvenuto all’interno della comunità residente a Mondragone riapre l’annosa piaga sulla sicurezza di quel territorio. Come già fatto per la comunità di Piedimonte Matese scriverò al ministro Piantedosi perché si prendano misure straordinarie tese a rafforzare il presidio dello Stato.
Già si è verificato un caso simile nel 2020, durante la pandemia ci fu una reazione violenta tra italiani e popolazione bulgara contando feriti da parte dei cittadini mondragonesi”. Così Marco Cerreto, candidato alle Europee nella circoscrizione Sud.
“Ad oggi – spiega Cerreto – i bambini non vanno a scuola, si prostituiscono e si drogano, presso la località ex Parco Cirio.
Né gli adulti né i minori hanno un medico di base. Si sono susseguite varie amministrazioni, ma il problema è sempre peggiorato. Mondragone non è il Bronx ed è impensabile immaginare di stare fermi dinanzi ad episodi che sono bombe ad orologeria. Il problema della sicurezza dei territori è un problema che nasce da lontano e va affrontato senza tergiversare. L’inclusione di culture diverse deve essere accompagnata da controlli e rispetto delle regole e spero che il sindaco si attivi affinché tutta la comunità bulgara, che insiste sul territorio di Mondragone, venga censita cercando anche di capire quante persone vivono negli appartamenti e se hanno regolare contratto di lavoro. Legalità prima di tutto – conclude Cerreto – ed è questo uno dei temi dell’agenda politica del Governo Meloni che affronteremo in maniera definitiva in Europa”.
Cerreto (FdI): “La rissa tra bulgari riaccende i fari su Mondragone”
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