Colpo su colpo: nel porto di Baia è guerra infinita, per le attività di varo (imbarcazione calata in acqua) e alaggio (natante tirato a secco). L’ultimo colpo di cannone lo ha sparato il sindaco di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione. Dopo il maxi ingorgo di ieri, sulla via del molo, ha annunciato un nuovo divieto alle operazioni. “Per i prossimi giorni” spiega. Ma già valutano altri ricorsi le ditte di trasporto dei natanti. Un braccio di ferro interminabile. Nel porto di Baia si annuncia un’estate caldissima, sul piano legale. E a giugno, a Bacoli si vota anche per le Comunali. Intanto, le aziende ricorrenti esaminano alcuni aspetti. Anzitutto gli effetti dell’ordinanza bis del sindaco, varata a seguito dello stop del Tar.
Il 19 aprile Della Ragione ha rimodulato le decisioni. Non più il niet assoluto al trasporto di barche e gommoni, da e per il porto, ma un via libera fino al prossimo 30 ottobre. Una correzione di rotta, per rispettare i paletti del tribunale. Ma il provvedimento impone limitazioni su giorni e orari. A Baia, varo e alaggio sono ammessi solo dal martedì al giovedì, dalle 13:30 alle 15:30. Per le ditte, però, la scelta sarebbe controproducente. Concentrare in tempi stretti le attività, in sostanza, paralizzerebbe il traffico. Proprio come avvenuto ieri. Si rischierebbe, così, di ingolfare le vie di fuga, in piena emergenza bradisismo. Una contraddizione, guardando alle motivazioni dell’ordinanza.
Ma non solo su questo, le società ricorrenti appuntano l’attenzione. Il 22 aprile infatti, il sindaco ha emesso un’ennesima ordinanza. In premessa, si ricorda lo sciame sismico “di rilevante gravità”, in corso a quella data. L’atto dispone ancora il divieto di varo e alaggio, in occasione dell’esercitazione anti bradisismo a Bacoli. Il test si è ovviamente tenuto il 22 aprile. Ma i legali ricorrenti riflettono sulla decorrenza del divieto: “Da oggi 22.04.2024 e fino a data da definire”. A ciò si aggiunge lo sfogo di ieri di Della Regione, in un post sui social. “Per i prossimi giorni – annuncia – il varo ed alaggio sul porto di Baia sarà interrotto. Sarà vietato. Stop”.
Il sindaco promette: “Non vi consentiremo di paralizzare la città”. Nel post compaiono le foto dell’ingorgo. E si punta ancora il dito contro il transito stradale delle imbarcazioni. “È questo – scrive Della Ragione – lo spettacolo indecoroso che, oggi, hanno offerto i trasporti eccezionali di barche grandi sul nostro porto più importante”. Il sindaco lo ritiene “un affronto contro l’incolumità pubblica”, durante la “recrudescenza del bradisismo”. Appare irremovibile (“Non arretrerò di un millimetro”). Per lui varo e alaggio sono incompatibili con la vita “su una caldera”. Un equilibrio precario, per cui servono “vie di esodo e le vie di fuga libere”. Resta tuttavia il nodo Tar. Della Ragione sembra però pronto a sfidarlo. “Ho massimo rispetto per quanto deciso dal giudice – afferma -. Ma tra la tutela di un bene di lusso e le salvaguardia della vita di migliaia di persone, io combatterò sempre per la seconda”. Un’udienza di merito, sul precedente ricorso, è fissata il 23 luglio. Ma le ditte di trasporto meditano sulle prossime mosse. E adesso nulla si può escludere, anche in via d’urgenza.