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Saranno 25 i tirocinanti del programma Gol (PAR GOL Campania – Percorso 4 del Programma Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori – Missione 5, Componente 1, del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), finanziato dall’Unione Europea – Next Generation EU) che potranno svolgere il percorso formativo presso il Comune di Eboli.
La Giunta Comunale ha infatti approvato il protocollo d’intesa con il Centro per l’Impiego che sarà il soggetto proponente. I tirocinanti effettueranno il percorso formativo “lavoro e inclusione” nei seguenti settori: Patrimonio (portineria/custodia impianti sportivi) – Cultura (Biblioteca) – Edilizia/Urbanistica (addetto archivio) – Politiche Sociali (attività di supporto/uscierato presso asilo nido) – Manutenzione (guardiania/custodia cimitero) – Polizia Locale (attività di supporto) – Servizi Demografici (uscierato).
Si tratta di una importante opportunità riservata a categorie fragili, così come individuate dal programma regionale e che abbiano sottoscritto la propria disponibilità attraverso il patto presso il Centro per l’Impiego. I tirocini dureranno 12 mesi e saranno retribuiti con 500 euro mensili erogati dalla Regione. L’opportunità formativa è riservata a tutti coloro che hanno difficoltà ad inserirsi o a rientrare nel mondo del lavoro, come i giovani cosiddetti Neet oppure a chi ha perso il lavoro e ha un’età tale da avere difficoltà di reimpiego. “Si tratta di una opportunità importante oltre che per quei giovani che, scoraggiati, non riescono a trovare opportunità lavorative, soprattutto per coloro che sono usciti dal mondo del lavoro e hanno difficoltà a rientrarvi a causa dell’età o delle competenze ormai inadeguate alle nuove esigenze di mercato” – ha dichiarato il Sindaco Mario Conte.
È un percorso di inclusione lavorativa – ha sottolineato l’Assessore alle Politiche Sociali Katia Cennamoche abbiamo voluto attivare per dare nuove opportunità a chi ormai ha perso le speranze di entrare e, soprattutto, di rientrare nel mondo del lavoro. Potranno così esibire nel curriculum una esperienza importante. Penso non solo ai giovani neet, ma soprattutto a tante donne che magari hanno rinunciato a lavorare in passato per situazioni familiari e ora si trovano senza reddito, o a chi è stato licenziato in età matura”.