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L’attuale Amministrazione comunale ha avuto la grande fortuna di operare in un’epoca di ingenti contributi per la realizzazione ed il completamento delle opere. PICS, PNRR, Contributi straordinari, ecc.

Pertanto si sono susseguite una serie di inaugurazioni, anche se la maggior parte di esse è stata solo di facciata, poiché l’opera inaugurata non è risultata immediatamente fruibile o comunque non del tutto completa.

Nella commissione consiliare PICS di questa mattina, nel chiedere informazioni circa le opere Palazzo De Simone, Piazza Pacca e Arco Traiano, ho appreso che tali opere risulterebbero ultimate per quanto riguarda gli interventi finanziati con i PICS, ma non sono ancora state inaugurate, né sono fruibili, in quanto l’Amministrazione ha intenzione di “completarle con lavori aggiuntivi da effettuare a carico del bilancio comunale (in dissesto!)”.

Più precisamente:

  • la famosa Teca dell’Arco Traiano “deve essere riempita con reperti al momento non ancora…individuati”.
  • Piazza PACCA deve essere completata con delle “colonne” non meglio identificate che dovrebbero essere ubicate…in loco, dopo il sopralluogo ed il parere della Soprintendenza.
  • Palazzo De Simone (che ricomprende anche il teatro) deve essere completata con l’ubicazione della caffetteria e la sistemazione dell’esterno che, a quanto pare, non era ricompresa nell’intervento PICS, anche se l’Amministrazione aveva presentato il progetto in modo totalmente diverso.

Tali lavori “aggiuntivi” saranno a carico del Comune di Benevento e, naturalmente, tarderanno la consegna delle opere alla città, nonostante i proclami di inaugurazioni ….entro e non oltre la fine del 2023.

Ora sorge spontanea una domanda come cittadina, prima che come Consigliere Comunale: ma com’è possibile che, nonostante la pioggia di soldi giunti a Benevento, le opere tanto decantate, ed anzi proprio quelle che rappresentavano il “fiore all’occhiello” dell’attuale Amministrazione, non risultano complete e, per renderle fruibili, bisogna prendere ulteriori somme dal bilancio comunale?

Com’è possibile che, ad esempio, si è redatto un progetto per Palazzo De Simone che non prevedeva anche la completa sistemazione dello spazio esterno, sua pertinenza? Com’è possibile che il progetto del “lapidarium” ubicato all’Arco Traiano, non prevedeva quali reperti esporre, o non ne prevedeva comunque un utilizzo che non fosse solo quello di deturpare il magnifico luogo? E soprattutto è accettabile che, oltre al milione e ottocentomila Euro, bisogna ancora spendere soldi per “arredare” il lapidarium, che altrimenti sarebbe evidentemente del tutto inutile?

E ancora com’è possibile che il progetto di Piazza Pacca non prevedeva una sistemazione esterna che facesse della piazza qualcosa in più di un semplice “spazio munito di un inutile info point”?

Questa è la plastica dimostrazione dell’assoluta mancanza di progettualità di quest’Amministrazione, della totale assenza di un’idea di città, che possa garantire uno sviluppo urbano in termini di fruibilità degli spazi pubblici e delle opere, nonché di attrazione turistica, presupposto necessario per la crescita anche culturale della città.

Sono stati redatti e presentati progetti solo per intercettare i contributi, ma tra di essi non vi è alcun tipo di legame e soprattutto non emerge un autentico ed unitario progetto di città rinnovata e moderna!

Non sono stati sufficienti neppure i lauti contributi per uscire dalla mediocrità e dall’improvvisazione che da troppo tempo sono le vere protagoniste della politica beneventana.

Nel prenderne atto, mi auguro che l’Amministrazione riesca in futuro ad operare in modo più efficace e virtuoso, dedicando tempo e idee alla città, e non solo agli ormai consueti “impegni elettorali”.

Rosetta De Stasio

Consigliere Comunale “Prima Benevento”