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Varo ed alaggio nel Porto di Baia, nuova ordinanza del sindaco di Bacoli dopo lo stop del Tar. Un braccio di ferro, a carte bollate, tra Josi Della Ragione e le ditte di trasporto dei natanti. Le quattro società ricorrenti, peraltro, valutano già contromosse legali. E nel caso, vedremo come il tribunale reagirà all’iniziativa comunale. Al centro dello scontro, la crisi del bradisismo. A 48 ore dalla sospensione della vecchia ordinanza, decretata dal Tar Campania, ieri il sindaco ha emesso un secondo provvedimento. Rispetto al primo, risalente a gennaio scorso, Della Ragione ha rimodulato il divieto. Adesso il trasporto di barche e gommoni, da e per il Molo Sud, non è più interdetto in modo assoluto. Ma nel Porto di Baia, le attività di varo (imbarcazione calata in acqua) e alaggio (natante tirato a secco) saranno permesse fino al prossimo 30 ottobre 2024. E ci sono anche limitazioni per giorni e orari. Le suddette operazioni saranno consentite solo dal martedì al giovedì, dalle 13:30 alle 15:30.

L’ordinanza del sindaco richiama, nell’oggetto, la “valutazione delle emergenze fattuali”, relative agli sciami sismici. Ribadisce un “prevalente interesse pubblico connesso”. Lo individua ancora nella necessità di non ingombrare le vie di fuga. Della Ragione evoca infatti le più recenti scosse nei Campi Flegrei. “Anche nel mese di aprile – scrive – continua a registrarsi uno sciame sismico”. L’apice del fenomeno “è stato rappresentato dai terremoti di magnitudo 3.7 e 3.1 del 14 aprile 2024.  Il 18 aprile, a Bacoli, si è tenuta una riunione del Centro Operativo Comunale. Sul tavolo, le misure da intraprendere, anche in vista di lunedì 22 aprile. Quel giorno è prevista l’esercitazione per l’emergenza bradisismica, coordinata dalla Protezione Civile nazionale.

Della Ragione cita, inoltre, una nota della Direzione Tecnica Strade della Città Metropolitana di Napoli. Lo scorso novembre, i tecnici hanno evidenziato gli effetti del transito di mezzi pesanti sulla rete stradale. Il documento sottolinea i “diffusi deterioramenti”, auspicando la riduzione del passaggio di camion. Una soluzione mai adottata, “nonostante la volontà – afferma il primo cittadino – di addivenire ad una regolamentazione condivisa da tutti gli Enti interessati”. Nelle more della decisione, il sindaco sventola motivi di urgenza. Parla di “interventi indifferibili”, legati “all’attività bradisismica”, per “prevenire ed eliminare gravi pericoli per l’incolumità pubblica”. Si appella insomma alla fretta di provvedere, ed al “principio di precauzione”. Anche perché, al Comune di Bacoli arrivano “numerose istanze di nulla osta per il passaggio di trasporto eccezionali”, per raggiungere il porto di Baia. Un traffico indirizzato all’area “necessaria ad eventuali attività di evacuazione, soccorso o trasporto mezzi per gestire eventuali crisi bradisismiche”. Lo scalo marittimo, peraltro, “è posto in una rete viaria particolarmente fragile”. Un’insicurezza determinata dalla morfologia del Comune di Bacoli. Il territorio è “di fatto una penisola”, collegata al Comune di Pozzuoli da “due strade di accesso”: i passaggi per l’Arco Felice Vecchio e per via Montegrillo. Giustificazioni molto simili alle precedenti, in pratica. Ciò nonostante, Della Ragione è convinto di rispettare i paletti del Tar. Anzi, garantisce di volerne tenere “conto”, con il nuovo provvedimento. L’altra volta i giudici, nel dargli l’altolà, avevano censurato la compressione della “libera esplicazione dell’attività d’impresa”. Memori di questo, meditano su un altro ricorso le società interessate.