Da quest’anno al centro del quartiere Sanità della città di Napoli è possibile praticare, oltre alla boxe e al judo, anche l’arrampicata.
Le Fiamme Oro collaborano attivamente a un importante progetto sportivo e sociale, dando la possibilità a tutti i giovani napoletani di conoscere e praticare alcune discipline sportive.
Il progetto, nato originariamente col nome “Boxe al Rione Sanità”, nasce nel 2018 dalla Fondazione di Comunità San Gennaro, con la collaborazione del Gruppo Sportivo Fiamme Oro della Polizia di Stato.
L’intento era di intervenire in una delle zone più fragili della città (colpita da un forte degrado sociale e da gravi fenomeni di dispersione scolastica) con una concreta proposta educativa extrascolastica.
Lo sport è stato scelto come strumento educativo per contrastare l’emarginazione, recuperare i minori a rischio e favorire l’inclusione sociale. Le prime pratiche introdotte sono state boxe, pugilato e judo, che impongono disciplina e rispetto reciproco, costituendo così un modello pedagogico importante e motivante per i ragazzi.
In questo progetto di inclusione sportiva e sociale, a cui attualmente lavorano in sinergia tre Fondazioni (Ebbene, Mazzola e Comunità San Gennaro), è stato da poco introdotta anche l’arrampicata, con l’inaugurazione di una parete donata dalla Fondazione Mazzola alla struttura “Cristallini 73” – ex mendicicomio del Rione Sanità, per permettere ai giovani del quartiere di sperimentare questa disciplina.
Anche in questo caso la pratica sportiva sarà svolta in collaborazione con il Gruppo Sportivo Fiamme Oro, che ha recentemente creato la Sezione Giovanile di arrampicata sportiva, e che ha già tesserato 26 ragazzi di Napoli proprio per questo nuovo settore.
La società sportiva Demon Rock Wall (che gestisce il Palaroccia Napoli), fornisce gli istruttori e organizza i corsi, collaborando attivamente con Fiamme Oro.
“Le Fiamme Oro hanno come fine statutario la promozione della legalità attraverso lo sport” afferma il Dirigente Generale della Polizia di Stato, Francesco Montini “e lo facciamo non solo con campioni che vincono medaglie, ma con strutture sportive dedicate ai giovani per toglierli dalla strada, facendogli praticare sport che sono particolarmente attrattivi. Nelle nostre palestre i ragazzi, oltre allo sport, trovano una palestra di vita da cui forse potranno uscire dei campioni, ma sicuramente usciranno delle brave persone».
Martedì 23 aprile alle ore 16.00 si terrà un incontro ufficiale delle associazioni che hanno partecipato al progetto, con la coordinatrice del Gruppo Sportivo Fiamme Oro – Sezione Sport Alpini, Erica Antoniol, e il coordinatore delle Fiamme Oro di Napoli, Luca Piscopo, alla presenza del Presidente della Federazione Arrampicata Sportiva Italiana, Davide Battistella e del Delegato del Comitato Regionale Campania della FASI, Stefano Maria Sgobba.
“Siamo orgogliosi che l’arrampicata possa diventare uno strumento di inclusione sociale, soprattutto in un territorio densamente popolato di giovani” afferma il Presidente FASI, Davide Battistella. “Il successo di questa attività sportiva è determinato dal fatto che porta a riscoprire quali sono gli schemi motori dell’evoluzione dei ragazzi e che si tratta di una pratica estremamente economica, fattibile in qualsiasi angolo del nostro territorio. Ci rende felici che si riveli uno strumento importante di promozione dello sport a livello sociale, non solo di tipo agonistico, ma soprattutto di crescita e sviluppo della comunità, specialmente giovanile.”