A Bacoli c’è il rischio bradisismo, ma “appare sproporzionata” la decisione di vietare varo e alaggio di grandi barche. Così un’ordinanza del Tar Campania (quinta sezione) ha imposto lo stop all’ordinanza del sindaco Josi Della Ragione, relativa al porto di Baia. Una pronuncia cautelare, in attesa di decidere nel merito il ricorso di quattro ditte di trasporti, difese dai legali Alberto Saggiomo, Fabio Nobili e Francesco Spina. A originare la vicenda, il provvedimento adottato dal sindaco lo scorso gennaio.
A premere sul Comune, c’erano alcune ragioni. Il risveglio del bradisismo nei Campi Flegrei, e l’urgenza di non ingombrare le vie di fuga. Poi una serie di disagi lamentati dai cittadini. Le vibrazioni in casa, attribuite alle operazioni di varo (natante calato in acqua) e alaggio (imbarcazione tirata a secco). L’aumento degli ingorghi in strada. E non ultimo, il pericolo frane sulla via di collegamento tra Napoli e Pozzuoli. A Bacoli descrivono una situazione al limite, e ricordano alcuni episodi. L’anno scorso a Baia un camion si è ribaltato, cadendo a mare con la barca trasportata. Un altro incidente nella frazione del Fusaro, con un grosso gommone scivolato sulla sede stradale. Argomenti però non del tutto convincenti, al sommario esame del Tar. L’ordinanza “appare sproporzionata – scrivono i giudici – rispetto alla finalità perseguita“. Ossia “evitare, in presenza di eventi calamitosi, fenomeni di congestione del traffico veicolare, da e verso il porto di Baia, che l’utilizzo di mezzi di trasporto eccezionali potrebbe creare, viepiù in connessione con la recrudescenza del rischio bradisismico”.
La misura appare inidonea a realizzare un “necessario bilanciamento”. Ovvero quello tra l’interesse alla “libera esplicazione dell’attività d’impresa della categoria di operatori”, colpiti dal provvedimento, e la necessità “di apprestare adeguate misure per fronteggiare, nel rispetto del principio di precauzione, le esigenze di sicurezza pubblica”. A detta del Tar, a tutelare quest’ultima basterebbero “misure meno limitative”. Il tribunale richiama altre “forme di programmazione”, ugualmente efficaci. Soluzioni emerse nelle varie riunioni in Prefettura. L’ordinanza del sindaco è perciò sospesa. L’udienza di merito, invece, è fissata il prossimo 23 luglio.