Quasi mille interventi nel programma triennale dei lavori pubblici 2024-2026 del ministero della cultura. Di questi, 125 sono in Campania e 60 nell’area metropolitana di Napoli.
A prevederli è un decreto del ministro Gennaro Sangiuliano, per un importo complessivo di 235 milioni di euro. La cifra più grande al Lazio (39 milioni), seguito proprio dalla Campania (34,2 milioni). Scorrendo il dettaglio nel Napoletano, troviamo 11 interventi nel settore Archeologia. A Napoli, lavori di manutenzione nel parco archeologico del Pausilypon (870.000 euro, in due diverse opere ), sistemazione della Villa Romana a Pozzuoli (600.000). Tre a Nola: restauro dell’Anfiteatro Laterizio e mura romane (100.000), recupero delle Domus Romane (300.000) e del Mausoleo “A” a Torricelle (100.000). Scavi ad Acerra, nell’area di Suessula (200.000). Alla Reggia di Portici (200.000) è in programma il restauro delle statue romane delle nicchie, nel cortile lato monte. Due interventi a Bacoli, per la valorizzazione della Villa romana di Publio Cornelio Dolabella (250.000 euro) e nel nel porto romano di Misenum (200.000).
Sono nel capoluogo alcuni dei 17 restauri nel settore Belle arti e Paesaggio. A Palazzo Reale gli Uffici Vincolo e del Catalogo (700.000). All’Archivio di Stato, le facciate nel complesso dei Santi Severino e Sossio (200.000). In provincia, 1,35 milioni vanno per La Colombaia, la villa appartenuta a Luchino Visconti a Forio d’Ischia. Alla Reggia di Portici, c’è il consolidamento del cortile lato Nord verso il giardino superiore (600.000). A Casoria si restaurano gli ambienti interni nella chiesa del Carmine (550.000). A Torre del Greco, lavori nell’ipogeo della chiesa di San Michele (400.000). A Marzano di Nola, 450.000 euro per solaio e soffitto di tela dipinta nella chiesa di San Trifone martire.
Undici progetti anche per i musei. In totale 1,6 milioni vanno a quelli nella città di Napoli, per interventi di manutenzione. E a 16 archivi, tra università e istituti scolastici, altri 665.000 circa. Tra loro spiccano Federico II (225.000) e Palazzo Carafa (100.000). All’archivio della Diocesi, invece, 64.000 euro. Cinque, infine, gli interventi nelle biblioteche napoletane. Quattro sono per le opere della Vittorio Emanuele III, dove si spenderanno complessivi 1,35 milioni tra restauri e manutenzioni. Assegnati invece 195.000 alla Biblioteca Universitaria di Napoli.