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L’ascensore è un mezzo di trasporto ad uso dei napoletani, ma è anche un’interessante attrattiva turistica. Questa riapertura, libera ed accessibile a tutti, scevra da barriere architettonica, consentirà vivere di un’altra zona di Napoli“: la riapertura dell’ascensore del Monte Echia è sicuramente la notizia della settimana: a ridosso della prima settimana della nuova vita, la redazione di Anteprima 24 ha chiesto un commento a Luigi Carbone consigliere comunale di Napoli, presidente della commissione cultura, turismo e attività produttive.

Le nuove potenzialità di questo mezzo di trasporto si potranno verificare già dal prossimo weekend. Non è da sottovalutare l’impatto che avrà già dal ponte del primo Maggio, in cui è attesa un’altra felice ondata turistica“.

E’ strategica anche la posizione dell’ascensore: sopra c’è un panorama mozzafiato, e giù sei a pochi passi dal mare…

Infatti l’attrazione principale non è il passaggio dall’alto verso il basso, o viceversa, bensì è quello che vedi quando sei arrivato. Il belvedere da Pizzofalcone è finalmente restituito alla città, fortunatamente di libero accesso. Ritengo che quest’ascensore sia un mezzo di trasporto verso e attraverso la zona attrattiva, e non un’attrazione in seE, ad ulteriore dato di questa tesi, c’è anche il migliore raggiungimento per la Nunziatella e per l’Università Parthenope, servita già da tre linee bus, ora anche con l’ascensore del Monte Echia“.

Condivide l’idea di insediare un punto ristoro?

Credo che l’apertura della bouvette e l’accesso libero al belvedere, rappresenterà un nuovo punto di ritrovo per godere di una zona di Napoli ai più sconosciuta: sono sicuro che la zona tornerà ad essere molto vissuta. Ricordo che nel primo post pandemia, con i bar ancora chiusi, c’erano tante persone a godersi il tramonto. Stavolta si potrà unire l’utile al dilettevole

Ma l’ascensore è solo il primo passo per riqualificare tutta la zona…

In agenda ci sono dei progetti per il Monte Echia: in primis, recuperare la vicina Villa Ebe di Lamont Young, un’opera che dobbiamo restituire ad uso pubblico, sia esso come museo, o come punto di aggregazione. Quella zona di Pizzofalcone è stata flagellata da problematiche giuridiche che l’hanno, di fatto, resa priva di aggregazione nonostante il panorama. Tant’è che è in programma, appunto, un’ampia riqualificazione di tutta quella zona: incentivare l’aggregazione, per beneficiare del panorama e dei punti circostanti, senza dimenticarci di incentivare il trasporto pubblico, altrimenti rischiamo di trasformare un paradiso in terra in un ingorgo di macchine“.