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Una festa ad inviti e blindatissima, per la Nato al Teatro San Carlo. Ma all’esterno si annuncia la protesta dei pacifisti. Domani alle 19 a Napoli si celebra il 75esimo anniversario dell’Alleanza Atlantica, con un concerto delle bande musicali. In un clima ovattato, andrà in scena l’happening esclusivo, tra alte cariche militari e civili. Anfitrione sarà il Comune di Napoli. Una parata indigesta, però, per varie sigle pacifiste. Un volantinaggio è previsto non lontano dal San Carlo, presidiato dalle forze dell’ordine. “Le organizzazioni impegnate per la pace ed operanti a Napoli – spiega un documento – si dissociano da tali deprecabili iniziative, che peraltro non rappresentano la volontà degli abitanti della nostra “Città di Pace”. Tra i primi firmatari del dissenso, l’Anpi Napoli e Peace Link.

E per boicottare l’evento, ci si aggrappa anche alla storia. Il Comitato Pace e Disarmo Campania ricorda i bombardamenti allleati del 1943, quando il Massimo fu “sventrato”. Per poi essere, subito dopo, “degradato a squallido luogo di spettacoli riservati alle truppe anglo-americane”. I pacifisti puntano il dito contro l’amministrazione comunale. Si evocano le recenti visite del sindaco Gaetano Manfredi e del vicesindaco Laura Lieto ai comandi locali della Nato e della marina militare americana. Poi si stigmatizza “un ulteriore omaggio”, la concessione dell’antico teatro cittadino. Napoli, nel 1943 “seppe liberarsi da sola dal giogo nazi-fascista” rivendica il comitato. Mentre invece, è l’accusa, “fu irresponsabilmente bersagliata da 23 bombe americane”. L’artiglieria alleata distrusse “edifici, fabbriche ed importanti beni culturali, devastando un territorio già molto provato da anni di guerra”.

Ma la protesta non è certo una disputa storica. Ai pacifisti preoccupa “un periodo caratterizzato da crescenti venti di guerra e dalla militarizzazione della cultura e perfino della scuola”. E la passerella Nato è l’occasione per affermare “invece il valore della pace, del disarmo e della smilitarizzazione del territorio, in un’ottica di difesa alternativa e di risoluzione nonviolenta dei conflitti”. Il presidio è convocato per le 18, un’ora prima delle celebrazioni ufficiali. Non in Galleria Umberto, come pensato in origine. Il sit-in potrebbe tenersi in piazza Municipio, sotto al Comune. In quegli attimi, in teatro si esibiranno la Banda delle Forze Navali Usa in Europa, alcuni musicisti delle nazioni Nato e dell’ensemble That’s Napoli Live Show. In prima fila l’ammiraglio Stuart B. Munsch, comandante del Comando Interforze Alleato di Napoli, e il sindaco Manfredi. Chissà se sentiranno l’eco della protesta, tra gli specchi e le decorazioni del San Carlo.