“Il Monte Echia è un patrimonio per tutta la città, è un bene che va’ valorizzato e restituito alla cittadinanza, auspicandoci che ritorni ai fasti di un tempo“: così, il Cavalier Vittorio Macina, ai nostri taccuini, dopo la tanto attesa riapertura dell’ascensore al Monte Echia.
Dopo circa un ventennio di chiusure per inagibilità, ieri è stata finalmente inaugurata la nuova accessibilità dell’ascensore al Monte Echia da Via Santa Lucia. Questi lavori di restaurazione, che comportano anche la miglioria del belvedere, sono incominciati nel 2005.
“Sono contento per il ripristino dello stato dei luoghi, sono ottimista anche a proposito del verde pubblico. Grazie all’intesa con la 1° Municipalità, la sinergia tra pubblico e privato ha fatto un buon lavoro“. Il Cav. Macina è stato attivista in prima linea a proposito di questa riapertura: si è fatto promotore della raccolta firme, e anche della gratuità del servizio per i residenti.
“Non ero d’accordo col pagamento del ticket a 5 euro, veramente troppo. Mi sono battuto affinché fosse gratuito per i residenti, e acquistabile con prezzi popolari per i turisti: come il biglietto dell’autobus“. Per farlo, il Cavalier Vittorio Macina si è premurato di raccogliere ben 200 firme, presentate al sindaco ed alla giunta.
“La buona sintonia con l’amministrazione comunale, ma soprattutto con Giovanna Mazzone presidente della 1° Municipalità ci ha permesso di portare a termine un obiettivo ambizioso“.
Nel frattempo, residenti e turisti, potevano raggiungere la vetta del Monte Echia attraverso le rampe di Pizzofalcone, lungo le quali si può ammirare Villa Ebe. Così come in origine, quest’ascensore permette un rapido e comodo collegamento con il Borgo Marinari e con Via Santa Lucia. “Si continuerà alla miglioria della zona proprio dalle Rampe di Pizzofalcone: il degrado e l’incuria la fanno da padrone e non possiamo più permetterlo“.