“Napoli è una città che attrae molti turisti ma stiamo lavorando anche insieme al Comune per offrire nuove destinazioni in Campania, per una maggiore distribuzione territoriale e evitare assembramenti nel capoluogo”. Così Felice Casucci, assessore al turismo della Regione Campania, spiega un percorso di turismo migliore e più sostenibile per un territorio che richiama sempre più visitatori da tutto il mondo. Casucci ne parlerà alla IX edizione nazionale di “Meet Forum – Il Turismo sostenibile”, che si terrà a Napoli domani e dopodomani nel Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa con il patrocinio della Commissione Europea. L’assessore parte dalle iniziative che la Regione sta mettendo in atto a partire dal dialogo “che abbiamo al Comune di Napoli con Teresa Armato – spiega all’ANSA – con cui ragioniamo da tempo su itinerari turistici per una migliore distribuzione territoriale dei flussi, per creare dei nuovi attrattori su territori di grande bellezza. Venerdì ci vedremo anche con il Prefetto di Napoli e i dirigenti dell’Eav per lavorare sulla Penisola Sorrentina e l’Area Flegrea, perché siano zone più servite dai collegamenti con i treni. Siamo impegnati sapendo che l’insostenibilità delle grandi concentrazioni non può proseguire come è oggi”.
L’assessore campano sottolinea anche come la Regione ha deciso di “non permettere più iniziative che portano a grandi assembramenti in luoghi non adatti. Questi eventi significativi vanno organizzati in aree compatibili. Poi lavoriamo molto sui territori, lo facciamo partendo dalle delibere su borghi-salute e benessere che abbiamo approvato con il vicepresidente Bonavitacola e su cui abbiamo investito per fare reti di Comuni che realizzino nuovi percorsi di turismo sostenibile. Questo nei piccoli centri, in cui puntiamo sul turismo sapendo che evita lo spopolamento e offre servizi alternativi. Parliamo di passeggiate esplorative, ricerca di meditazione, turismo religioso su cui abbiamo molto da offrire”.
Tra i temi che saranno affrontati dalla due giorni di meeting anche quello delle radici, che attrae sempre più persone dal mondo che hanno origini campane e vogliono ora vedere i luoghi da cui sono emigrati i loro antenati: “Ci puntiamo molto – spiega Casucci – e ci stiamo anche lavorando con le agenzie internazionali ma anche pensando di realizzare il museo delle emigrazioni al Porto di Napoli, per accogliere lì le storie dei tanti campani che hanno costruito poi generazioni in altri Paesi”. E poi resta in primo piano l’enogastronomia: “Da due anni – ricorda Casucci – lavoriamo sul km zero nella ristorazione. Tutto funziona con il turismo se crei percorsi sull’olio e il vino della Campania cu cui lavoriamo con il collega assessore all’agricoltura Caputo. Ma il lavoro delle nuove destinazioni si concentra anche sulle alternative migliori, evitando di concentrare tutti a Napoli. Ci sono pizzerie artigianali di alto livello anche nel territorio sannita e di Caserta”.
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