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“Not in my name, non nel mio nome” dicono i pacifisti al Comune di Napoli. Non hanno digerito le ultime mosse dell’amministrazione, nelle relazioni con il comando Nato. A partire dal concedere il Teatro San Carlo, per il 75esimo anniversario del Patto Atlantico. Un presunto ‘abbraccio’ all’alleanza atlantica, consumato in varie tappe. Il 18 marzo, la visita del sindaco Gaetano Manfredi all’ammiraglio Stuart B. Munsch, comandante Nato per il fianco sud-orientale dell’Europa. Una settimana dopo, il bis con la vice sindaco Laura Lieto e l’assessore Edoardo Cosenza dai vertici delle Forze Navali statunitensi per l’Europa e l’Africa.

All’amministrazione contesta un atteggiamento “ossequioso” Ermete Ferraro, presidente nazionale del Movimento Internazionale della Riconciliazione (M.I.R. Italia). “Da pacifisti nonviolenti – afferma – ci dissociamo da tale posizione assunta dal Sindaco di Napoli, proclamata statutariamente ‘Città di Pace’”. E aggiunge: “Siamo certi che essa non rappresenta neanche la volontà dei suoi cittadini“. Nello scambio di convenevoli con l’ammiraglio Munsch, Manfredi ha sottolineato che “Napoli ospita questo comando da quasi 73 anni, ovvero il periodo più lungo in cui un quartier generale è stato ospitato ininterrottamente nella storia della Nato”. E in più “è un grande piacere ospitare le celebrazioni per il 75° anniversario della nascita del Patto Atlantico al Teatro San Carlo”. L’evento al Massimo, a quanto risulta, è il prossimo 8 aprile. Il sindaco si è detto “lieto di questo proficuo dialogo, avviato fin dall’inizio del mio mandato”. Un’attività intrapresa “in una prospettiva permanente per il raggiungimento del Pace: in questo senso è fondamentale il ruolo della nostra Città nel Mediterraneo”. 

Obietta Ferraro: “La pace però non si raggiunge certo col riarmo e con le alleanze militari”. Ed inoltre “75 anni di occupazione militare e geo-strategica di Napoli e di altri siti della Campania sono 75 anni di troppo”. Chi, come il M.i.r. “persegue da decenni il disarmo, la pace ed un modello di difesa alternativo a quella militare non ha niente da festeggiare, per cui il Sindaco Manfredi non parla certo in nostro nome”. Monta la polemica, in vista dell’8 aprile.

(Foto dal sito jfcnaples.nato.int)