Riaperto al traffico veicolare, nel pieno rispetto del cronoprogramma stabilito, la Variante alla Strada Statale 18 “Cilentana”, dopo i lavori eseguiti in tempi record al viadotto Acquarulo, nel comune di Ceraso.
Una vera e propria boccata di ossigeno in vista delle incombenti festività pasquali.
Alla cerimonia di riapertura, questa mattina, sono intervenuti, tra gli altri, il Sottosegretario di Stato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Tullio Ferrante, diversi sindaci del territorio, il responsabile di Anas Campania Nicola Montesano e il presidente nazionale di Federcepicostruzioni, Antonio Lombardi.
Sul viadotto Acquarulo a fine dicembre il personale di Anas riscontrò un’anomalia su un giunto di dilatazione, che costrinse a sospendere la circolazione per le necessarie verifiche da cui scaturì la necessità di uno stop al traffico veicolare per interventi di ripristino.
“Voglio ringraziare il sottosegretario Tullio Ferrante per il grande impegno profuso – dichiara il presidente di Federcepicostruzioni, Antonio Lombardi – e per il mantenimento degli impegni presi a dicembre; la riapertura della variante alla Strada Statale 18 nei 90 giorni promessi, nonostante le difficoltà e anche le non favorevoli condizioni metereologiche, rappresentano una importante boccata d’ossigeno per la mobilità del Cilento e per tutta la provincia di Salerno. Ma rappresentano anche un bell’esempio di buona politica e di efficienza imprenditoriale: politica, amministrazioni, imprese, quando lavorano bene e all’unisono, possono raggiungere risultati confortanti e significativi”.
“Un sentito ringraziamento voglio rivolgere anche all’Anas – ha aggiunto ancora il presidente Lombardi – e alle imprese che con grande professionalità hanno operato sul viadotto”.
A margine dell’inaugurazione, il presidente Lombardi ha chiesto al sottosegretario Ferrante di intervenire “sullo scellerato blocco della cessione dei crediti e dello sconto in fattura per il Superbonus 110%; un provvedimento che ha bloccato tutte le attività in corso e che cancellerà lavori su oltre 120.000 abitazioni di ERP (Edilizia Residenziale Pubblica) nelle zone colpite dal sisma, nelle aree del cratere, per il superamento delle barriere architettoniche. Si è tanto parlato di attenzione per le classi sociali più povere e più deboli: con questo blocco si penalizzano proprio queste persone”.