Al plesso Madonna Del Pozzo dell’IC “Ventriglia” si è svolta la tappa conclusiva della staffetta della “Fiaccola della Pace” (prosieguo del percorso formativo della mobilitazione iniziata dall’anno 2014), partita nello scorso febbraio, che ha toccato tutti gli istituti scolastici della città pedemontana. La data della tappa conclusiva non è stata scenta a caso, le docenti bene hanno pensato di farla coincidere con i giorni che precedono le festività pasquali per lanciare dalla voce dei piccoli, un grande messaggio di Pace e di fratellanza universale e lo hanno fatto con grande coinvolgimento ed entusiasmo attraverso la rappresentazione di racconti, canti, danze e parodie con le quali hanno voluto mandare un messaggio di speranza e di luce in un momento cruciale in cui i venti di guerra minacciano sempre più l’equilibrio del Pianeta, ma soprattutto minacciano quel futuro rappresentato proprio da questi bambini.
Così gli alunni guidati dalla docente Giovanna Del Vecchio, hanno inscenato la storia della “maestra e degli alunni” attraverso la parodia dei fiori, degli alberi e della farfalla che abitano su questa Terra; queste specie viventi furono minacciate dalle guerre che un giorno cominciarono a scoppiare a causa dell’avidità e dell’egoismo dell’uomo che pensò di sterminare tutto il genere umano facendo scoppiare la bomba atomica e così scese il buio, il sole si oscurò, le acque e il cibo furono avvelenati e quasi ogni specie vivente si estinse, scese una grande tristezza che colpì le regine dei prati, ovvero le poche farfalle rimaste le quali non si davano pace perchè non c’erano più fiori, attraverso una danza cominciano a rimettersi in volo per mesi e mesi in cerca di fiori e di semi di alberi, ma desolate e tristi non riuscirono a trovare nulla e si fermarono. Durante la notte accadde una cosa straordinaria, le farfalle furono svegliate da una luce che pian piano si avvicinava, era l’Angelo della Pace andato in loro soccorso per infondere speranza e portargli infine quel seme che tanto cercavano, il seme dell’ “Albero della Pace”.
Le farfalle ritornarono a sorridere e ad essere felici perchè non potevano ricevere un dono più bello, ringraziarono l’Angelo poi subito si misero all’opera chiedendo aiuto ai bambini, che sono la speranza del mondo, ad aiutarle a prendersi cura e a piantare quel seme dell’Albero della Pace. I bambini accolsero con gioia l’invito delle farfalle e promisero di innaffiarlo con l’acqua dell’amore proteggendolo e custodendolo ogni giorno con la terra della giustizia e del rispetto. Così l’Albero cominciò a crescere, appena mise i primi frutti le farfalle ritornarono a posarsi su quei frutti raccogliendone i semi per poi spargerli su tutta la terra. La terra si ricoprì nuovamente di alberi e di fiori, i bambini tornarono a giocare nei prati, la paura e la tristezza della guerra erano svaniti. Il racconto termina con la domanda di un bambino che chiede alla maestra: “Se dovesse accadere di nuovo che questa bomba venga nuovamente lanciata sulla terra, cosa possiamo fare noi bambini per non farla scoppiare?” La maestra risponde: “Voi siete bambini ma potete fare molto, coltivando sempre buoni sentimenti così come vi hanno dimostrato le farfalle e potrete fare molto raccontando ai grandi questa storia”. “Adesso tocca agli adulti fare la loro parte e dare una mano alla Pace a mettere seme e a germogliare”.
Al termine della performance è seguito il saluto della Dirigente scolastica Maddalena Di Cerbo che ha voluto esprimere un messaggio di Pace attraverso un pensiero dei saggi nativi americani; la storia di un anziano che parlava al nipote della vita spiegando che “nell’essere umano c’è come una lotta” un combattimento tra due lupi uno cattivo e uno buono, il cattivo si manifesta attraverso sentimenti di rabbia, invidia, dolore, rimorso, avidità, arroganza, risentimento, bugie, superiorità, etc..; quello buono invece con sentimenti di Pace, amore, speranza, serenità, verità, compassione e fede, è dunque come un conflitto tra il male e il bene. Alla fine il nipote gli domanda: “Chi vincerà?” L’anziano gli risponde: “quello che nutri”. Così la vita di ciascuno di noi occorre scegliere da che parte stare.
La giornata è continuata con il messaggio del parroco Don Armando Visone, che ha invitato i bambini a riflettere sull’importanza di adottare gni giorno buone maniere, comportamenti e azioni che favoriscono il percorso di Pace, poi ha invitato a recitare insieme la preghiera del Padre Nostro. Momento culmine e conclusivo della giornata l’accensione della Fiaccola della Pace, simbolo di luce in questi tempi di oscurità, portata dalla Presidente del Movimento per la Pace Agnese Ginocchio, la quale ha invitato i bambini a mantenere accesa questa fiamma che va alimentana ogni giorno con le azioni di Pace, poi ha ricordato il dramma di tutti i bambini vittime delle bombe a cui è stato negato il diritto alla vita e invocato Pace per tutti i popoli travagliati dalle guerre. La Fiaccola è stata consegnata alla Dirigente scolastica Di Cerbo, alla presenza di Don Armando Visone e della referente di plesso Maria Gabriella Di Tommaso, poi consegnata agli alunni che a loro volta con l’ausilio delle e dei docenti l’hanno fatta passare di mano a mano, infine il grido “Cessate il Fuoco!” ripetuto ben tre volte, poichè il numero tre è fortemente rappresentativo e simbolico e a seguire la consegna dell attestato di “Scuola Aperta alla Pace” alla Dirignete scolastica. Docenti che hanno lavorato con gli alunni per la buona riuscita della manifestazione: Dolores Di Baia, Maria Esposito, Enza Simoniello, Pina Peligno, Lucia Bellone, Daniela Martucci, Barbara Natale, Anna Grandetti, Enzo Izzo, Daniela Taddeo, Dora Diglio, Pinuccia Ventriglia e la collaboratrice Anna Moscatiello.