Nel posto giusto e al momento giusto: non c’è altro modo per spiegare la storia che arriva da Milano e che ha visto coinvolti due giovani infermieri, fidanzati, che hanno salvato la vita a un ragazzo colto da arresto cardiaco all’interno della metropolitana della Linea M2.
Due giovani, Simone Oliva, campano di Castellammare di Stabia, e Francesca Taddio, calabrese di Orsomanno, che sono intervenuti non appena si sono resi conto che il ragazzo si è accasciato al suolo in arresto cardiaco, con assenza di polso e respiro.
“Abbiamo valutato segni e sintomi evidenti – hanno raccontato a quiCosenza – e immediatamente abbiamo proceduto a praticare il massaggio cardiaco, ottenendo in pochi minuti un risultato insperato: il ragazzo ha ripreso conoscenza, è ritornata l’attività respiratoria con ripresa di polso inizialmente flebile e poi tachicardico, ma apparentemente in ritmo. L’intervento è stato poi completato avvisando i soccorsi e attendendo il loro arrivo fino a completamento dell’operazione di soccorso. Nel frattempo abbiamo monitorato il ragazzo. Non c’è stato bisogno di utilizzare il defibrillatore”.