“Non vi fate trovare per Napoli, vi tagliamo la testa, by Pianura, Bagnoli e Soccavo. Mergellina zona rossa per tutti voi di Barra” e “Dove volete, quando volete, con le vostre regole, Barra Regna, Aprea-Valda”. Andò avanti sui social, precisamente su Tik-Tok, diventato il social preferito dalla camorra, il confronto tra i gruppi criminali rivali dopo l’omicidio dell’innocente Francesco Pio Maimone, il 18enne estraneo a qualsiasi dinamica criminale partenopea ma ciononostante ucciso da un colpo di pistola vagante esploso sul lungomare di Napoli, la notte tra 19 e 20 marzo 2023.
I due messaggi hanno tutto il sapore della sfida. Il secondo è stato postato con tanto di foto nella quale ci sono Emmanuel Aprea (figlio di Gennaro Aprea, uno dei capi del cartello malavitoso De Luca-Bossa-Minichini-Aprea-Schisa-Casella) e Francesco Pio Valda, ritenuto dalla DDA di Napoli colui che sparò uccidendo Maimone al culmine di una lite scoppiata solo per un pestone su un paio di snickers firmate. Il “botta e risposta” avviene, tra l’altro, due giorni dopo l’arresto di Francesco Pio Valda. Dai profili in quei giorni si registra una vera e propria solidarietà nei confronti di Valda con una serie di post, sempre su Tik Tok, del tenore “Barra regna, famiglia Aprea-Valda”, “Dio perdonali perchè io non lo farò”, “Vi devo veder piangere e vi devo ridere in faccia” e “la guerra non è finita finché non la vinco”. Nell’ordinanza con la quale ieri la Polizia di Stato ha notificato undici misure cautelari il gip, comunque, tiene a precisare che Emmanuel Aprea e Francesco Pio Valda sono a capo, malgrado la giovane età, di due famiglie malavitose distinte ma alleate.