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“Da quel 16 marzo ci manca. Aldo Moro fu ucciso con complicità internazionali, anche se la mano assassina fu nostrana. Ricordo ancora i miei dialoghi con lui, la sua venuta a Benevento dove, al Teatro Massimo, fece uno dei suoi discorsi più belli. Lo invitai ed accettò. La sera a cena mi divertiva vederlo mettere in tasca dei torroncini che mi disse erano per il suo adorato nipote Luca. E poi il grazie, perché nelle sue lettere dal carcere, mi fece l’onore di indicarmi con altri come ‘uno di quelli cui affidare la Dc per l’avvenire’. E poi oggi, in un momento in cui le forze di polizia sono guardate con approssimata simpatia, voglio ricordare tutti gli uomini della sua scorta a partire dal maresciallo Leonardi. Fu quel periodo, triste per la Repubblica, drammatico, ma con una classe politica che aveva il culto delle Istituzioni” . Così il sindaco di Benevento Clemente Mastella, segretario nazionale di “Noi di Centro”, ricorda sulla sua pagina fb Aldo Moro di cui oggi ricorre l’anniversario del rapimento.