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Circonvenzione di incapace continuata. È l’accusa che ha fatto scattare l’ordinanza di misura cautelare di divieto di avvicinamento alla persona offesa, emessa dal Gip, Pietro Indinnimeo, su richiesta del Pm che aveva chiesto l’applicazione del braccialetto elettronico, nei confronti di un imprenditore 42enne, gestore di un locale night club negli Alburni e residente in Irpinia, accusato di aver raggirato e sottratto con minacce ad un giovane disabile di 36anni di Buccino, oltre 3mila euro dal conto corrente postale e diverse migliaia di euro che il giovane avrebbe consegnato in contanti all’imprenditore truffaldino con cadenza mensile ed in prossimità dell’accredito della pensione di invalidità.

A scoprire e mettere fine alla truffa, durata oltre un anno, dal 2022 al 2023, sono stati i carabinieri della locale stazione di Buccino agli ordini del luogotenente dei carabinieri Gaetano D’Ambrosio che grazie ad una delicata e maxi indagine condotta ad ampio raggio su tutti i comuni della Valle del Sele e degli Alburni, hanno identificato e denunciato il 42enne, scoprendo l’accaduto e mettendo in salvo la vittima, quest’ultima affetta da problemi di disabilità fisica e psichica ma non interdetta, dalle minacce dall’imprenditore truffaldino.

Una conoscenza quella tra il disabile e l’imprenditore pregiudicato Irpino che era avvenuta all’interno di un noto locale night club sito negli Alburni, gestito dallo stesso imprenditore, e con il quale il disabile aveva contratto un debito del valore di 800 euro. Debito successivamente pagato dal disabile di Buccino ma l’imprenditore, approfittando dello stato di infermità del ragazzo, avvicinando il giovane e fingendosi suo amico, ogni mese, in concomitanza con il giorno di accredito della pensione di invalidità erogata dall’Inps al giovane e della pensione dei genitori, avrebbe raggirato il 36enne con varie scuse, sottraendogli diverse migliaia di euro sia dal conto corrente che in contanti, fino a svuotargli i conto correnti postali personale e dei genitori.

Somme di danaro che, come scoperto dalle indagini dei carabinieri, sono state sottratte dietro minacce con le quali l’imprenditore truffaldino avrebbe accompagnato e costretto il 36enne disabile a recarsi presso vari uffici postali della Valle del Sele e munito dei libretti postali propri e di quello dei genitori, si sarebbe presentato con falsa identità e a nome del padre, quest’ultimo all’oscuro di quanto stava accadendo, prelevando un totale di 3340 euro, svuotando i conti correnti e consegnando mensilmente il danaro contante al 42enne.

Dopo aver svuotato il conto corrente del ragazzo e dei genitori del 36enne, costringendo la vittima a farsi consegnare tutto il danaro per diversi mesi e dietro minacce varie, l’attenzione del 42enne si è poi spostata presso agli istituti di credito finanziari. In più occasioni infatti, il 36enne, accompagnato dal 42enne, presso le filiali di società di intermediazione creditizia finanziaria, avrebbe avanzato anche richieste di prestiti per un valore complessivo di 6mila euro, le cui operazioni però non sono mai andate a buon fine.

A fermare la truffa, sono stati i carabinieri di Buccino che, in seguito alla denuncia del papà della vittima e dopo mesi di indagini, hanno identificato e denunciato il 42enne, salvando il disabile e la sua famiglia da un incubo durato oltre un anno.