Ci ha creduto, ha sperato dopo aver sbandato nel primo tempo. Ma sul più bello ha beccato il terzo gol che ha chiuso i giochi. Il Napoli perde a Barcellona e saluta la Champions League, che a meno di una clamorosa remuntada in campionato, mancherà per almeno 18 mesi.
Fatali agli uomini di Calzona i primi venti minuti di partita, passati a rincorrere a vuoto un Barcellona stellare che ha monetizzato il dominio con due reti nel giro di due minuti. Ci ha messo un pò il Napoli ad iscriversi alla partita, lo ha fatto con pazienza e forza di volontà. Rrahmani ha riacceso le speranze partenopee, alimentate da un impatto sul secondo tempo da grande squadra. Diverse le occasioni per il 2 a 2, ma è mancata la zampata vincente. Poi, i cambi hanno alimentato il gap tre le due squadre. Calzona ha gettano nella mischia Lindstrom, reo di aver fallito clamorosamente il gol del pari, Xavi ha buttato dentro Sergi Roberto, autore dell’assist al bacio per Lewandowski che ha in pratica chiuso la contesa.
Il Napoli, a dire il vero, recrimina per un dubbio episodio in area blaugrana (contatto su Osimhen) e su una contestata rimessa laterale da cui è partita l’azione del tris spagnolo.
Barcellona-Napoli 3-1
Reti: nel pt 14′ Lopez, 16′ Cancelo, 29′ Rrahmani; nel st 37′ Lewandowski.
Barcellona (4-3-3): Ter Stegen; Koundé, Araujo, Cubarsi, Cancelo; Lopez (15′ st Sergi Roberto), Christensen (15′ st Romeu), Gundogan; Yamal, Lewandowski, Raphinha (35′ st Joao Felix). (13 Pena, 26 Astralaga, 5 Martinez, 39 Fort, 30 Casado, 35 Hernandez, 19 Roque, 38 Guiu). All.: Xavi.
Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Mario Rui (18′ st Olivera); Anguissa, Lobotka, Traorè (33′ Raspadori); Politano (18′ st Lindstrom), Osimhen, Kvaratskhelia (47′ st Ngonge). (95 Gollini, 14 Contini, 3 Natan, 55 Ostigard, 30 Mazzocchi, 24 Cajuste, 18 Simeone). All.: Calzona.
Arbitro: Makkelie (Olanda).
Angoli: 7-2 per il Barcellona.
Recupero: 3′ e 4′.
Ammoniti: Christensen, Yamal, Juan Jesus, Traorè, Olivera per gioco scorretto.
Spettatori: 50 mila.
