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La storia di Aniello Conforti è l’altra faccia della dispersione scolastica, quella che va oltre il disagio e riesce a trovare la forza di ritornare a scuola. Aniello quest’anno si diplomerà dopo aver ripreso a studiare grazie al Centro per l’istruzione degli adulti. È stato lui a raccontare ieri di aver lasciato gli studi dopo un grave lutto in famiglia.

La scuola non era più una priorità” ha confessato alla nutrita platea, alla quale ha raccontato che su suggerimento dell’Asl si è iscritto al CPIA di Salerno e poi dopo il biennio ha completato gli studi presso la scuola per Geometra ed ora sogna di iscriversi all’università per poter proseguire la sua passione nello studio delle lingue. Il suo racconto tinge di ottimismo un quadro a tinte fosche emerso nel salone del Gonfalone del Comune di Salerno attraverso le diverse testimonianze del convegno promosso dalla Inner Wheel, con la presidente Pierina De Giorgi Lerose, su dispersione scolastica e disagio giovanile, moderato dal giornalista Aniello Palumbo. Un tema declinato attraverso diversi punti di vista. Dalla psicologia alla pedagogia, con l’esempio dei Maestri di Strada con la testimonianza di Cesare Moreno che ha chiesto ai docenti di avere cura prima di se stessi,  dal disagio legato all’abuso dei social, come evidenziato da più relatori tra i quali Maria Andria Pietrofeso e Marisa Della Monica Fiorillo, ai cambiamenti anche nella sfera didattica dovuti alla pandemia, ribaditi dalla dirigente scolastica Elisabetta Barone, l’allarme per l’uso sempre più diffuso tra i piccoli di cannabinodi ricordato dalla dottoressa Antonietta Grandinetti e l’idea che “cosi fan tutti” e quindi è lecito, alla necessità di fare rete come ha evidenziato la dirigente scolastica Mariella Montuori.