È destino: a Napoli la Venere degli stracci non trova pace. L’opera del maestro Pistoletto, dopo il rogo di luglio, è stata ricostruita. La nuova inaugurazione ci sarà domani mattina. Ma una polemica agita la vigilia del vernissage di piazza Municipio. “Altro che donata” protesta la consigliera regionale Maria Muscarà, iscritta al gruppo misto. Secondo lei, la Venere è costata “altri 168 mila euro”. E questo benché il Comune, anche sul sito istituzionale, parli di una donazione. Una determina del 9 febbraio, tuttavia, afferma di “assumere l’impegno di spesa di € 168.360,00 comprensivo di IVA al 22%”. L’oggetto del provvedimento: “Impegnare la spesa a favore della Fondazione Pistoletto Onlus”. Muscarà stigmatizza i presunti sperperi, “nonostante abbiamo una città che sta crollando a pezzi”, ed il comune di Napoli si lamenti “perché non ci sono soldi nelle casse comunali anche per le manutenzioni”.
Fonti di Palazzo San Giacomo, contattate da Anteprima24, smentiscono però la ricostruzione. “Basterebbe saper leggere le carte” fanno sapere. Per l’amministrazione, “il finanziamento è sempre lo stesso, una volta sola”. Tuttavia, è stato “spostato al bilancio 2024”. Insomma i fondi “sono sempre quelli stanziati prima”. E quindi, “il Comune ha speso 168mila euro, e non 168mila più 168mila”.
Si indica, in particolare, un punto della determina di febbraio. Nella parte istruttoria, viene richiamato un precedente atto, del 12 dicembre 2023. Con esso il Servizio Cultura ha disimpegnato la spesa di 146.400 euro (Iva compresa), inserito nell’annualità 2023 del Bilancio di previsione 2023/2025. Tramite la stessa determina, si è riservato “di impegnare l’intera spesa pari ad € 168.360,00 comprensiva di IVA al 22% nell’esercizio finanziario 2024”.